Se vi dicessi Prato, e vi chiedessi cosa conoscete della cucina pratese, voi cosa mi rispondereste? Sicuramente dei Biscotti di Prato, dei famosi cantucci del Mattei, conosciuti in tutto il mondo, e portabandiera culinari della mia città! Certamente sono buoni e rinomati, ma state sicuri, che non sono le uniche eccellenze gastronomiche di questa città! Oggi mi piacerebbe farvi conoscere la mortadella di Prato, un salume che è apparso in città, diciamo dagli anni 50, nato per consumare quelle carni di scarto, che erano servite a preparare la famosa finocchiona, o qualche altro salume.La ricetta che oggi viene usata per produrre questo favoloso salume, è stata notevolmente ingentilita e migliorata,tagli non più di scarto, spezie, e il famoso alchermes, che oltre al colore rosato, regala alla mortadella un profumo particolare e delicato, tanto da far divenire la mortadella, un presidio Slow Food.
Ho cercato da qualche parte, delle ricette che la vedessero protagonista, ma non trovando niente, ho pensato bene, di elaborarne qualcuna , per cercare di far uscire da queste mura antiche, e da questa città con tanta voglia di rinascere, un’ altra eccellenza gastronomica, che faccia capire al resto dell’Italia e del Mondo, che Prato non è solo città di stracci e cantuccini, ma abbiamo ancora tante cose buone, da farvi conoscere .
Risotto alla mortadella di Prato, profumato al limone e rosmarino
per 4 persone
360g di riso Carnaroli
80 g di mortadella di Prato tagliata in una unica fetta
1/2 cipolla di Tropea ( che non sia enorme)
1 litro di brodo di carne
vino bianco per sfumare il riso
burro
parmigiano grattugiato
scorza di limone tagliata a julienne
rosmarino tritato finissimo
sale e pepe
Praticamente i passaggi sono quelli per preparare un classicissimo risotto, quindi… tritiamo la cipolla e la facciamo rosolare delicatamente nell’olio, finché non diventa trasparente, poi uniamo il riso e lo facciamo tostare, per un minuto circa, ed infine lo sfumiamo con il vino bianco. Quando tutto l’alcool sarà evaporato, inizieremo ad aggiungere il brodo bollente, e porteremo a cottura il risotto. A pochi minuti dalla fine della cottura, tagliamo a cubetti piccoli la nostra mortadella di Prato, e la facciamo scaldare leggermente sopra ad una padella antiaderente, togliendola dopo pochi istanti… non deve cuocere, ma riscaldarsi soltanto.
Prepariamo il battuto di rosmarino, mantechiamo il risotto con il parmigiano e la noce di burro, aggiungiamo i cubetti della mortadella, una mescolata delicata, il rosmarino tritato, e una grattugiata leggera di limone .
Il nostro risotto alla mortadella di Prato, è pronto per essere gustato!