Quando ero molto piccola, ricordo che la Domenica, mia mamma mi accompagnava spesso, a far visita ad una una suora di clausura, amica di famiglia.
Suor Maria Pia, aveva preso i voti molto giovane… si dice, per una delusione d’amore, ed era ospite del Convento di San Vincenzo de Paoli, proprio qua a Prato.
Mi ricordo la sensazione di freddo, che provavo entrando la dentro, il silenzio ovattato, il sorriso delle suore che mi vedevano così piccina, e poi la stanza dei colloqui minuscola,con due sedie di legno, la grata di ferro che divideva quella specie di finestra, dove si sarebbe affacciata suor Maria Pia, e una nicchia strana, di legno… come una mezza botte, anche lei incastonata nel muro, che ruotava su se stessa, per lasciar passare un piccolo pensiero, dal mondo reale, al loro mondo fatto di silenzio e di preghiera.
Mi ricordo ancora il suo sorriso, quando ci vedeva, era felice e chiedeva sempre notizie di tutti, eravamo il suo collegamento verso il mondo esterno, poi infilava la sua mano ossuta tra i ferri della grata, e mi accarezzava le piccole mani …
E poi, prima che ce ne andassimo, il suo sorriso complice, cercava il mio… si alzava dalla sedia, e metteva un piccolo pacchetto avvolto nella carta bianca, su quel marchingegno di legno che ruotava, e delicatamente lo girava verso di me, finché potessi prendere quel pacchetto tanto desiderato.
Dentro conteneva , delle piccole meringhe bianche, fatte da lei, nella cucina del convento … e quando già da allora , volevo conoscere la ricetta, lei mi rispondeva :
“ Aurelia, è semplice … albumi e zucchero, sbattuti bene, finché la forchetta che hai usato, non riuscirà a rimanere dritta da sola, dentro alla ciotola …”
Grazie Maria Pia, per tutte le meringhe, e per tutti i tuoi sorrisi …
100 g di albumi di uova fresche
200 g circa di zucchero semolato
un cucchiaino di succo di limone.
Dividete gli albumi, dai tuorli, facendo attenzione a non lasciare la minima traccia di tuorlo, e metteteli in una ciotola di acciaio o di vetro, facendoli arrivare alla temperatura dell’ambiente.
Iniziate a sbattere lentamente con le fruste elettriche, quando vedrete che si formerà un po’0 di schiuma, aumentate leggermente la velocità dell’apparecchio, e continuate a montare.
Quando vedrete che la massa, è aumentata notevolmente, è il momento di aggiungere lo zucchero, poco alla volta, finché non sarà del tutto incorporato.
Montate, finché la massa non sarà soda, e anche capovolgendo la ciotola, la meringa rimarrà ben salda all’interno.
A questo punto, armatevi di un sac a poche, e fate le vostre meringhe, sulla teglia del forno, coperta dalla carta apposita.
Mettete la teglia nel forno già caldo, ad una temperatura di circa 80/90°, per cica 2 o 3 ore, o finché non le sentirete ben asciutte.
26 commenti:
che belle bianche queste meringhe sai non sono facile da fare, sei stata brava!
Grazie Mary... sono sincera... non ho avuto problemi di esecuzione, forse è stata la fortuna del principiante :))
Ciao tesorona! :-D Mia zia è in clausura da più di 40 anni e per me quindi il Monastero, la grata, il "marchingegno che gira" :-D sono stati sempre molto familiari, se vogliamo...ed anche i dolcini e regalini che mia zia ci passava attraverso la grata quand'eravamo piccolini :-)))
Questo per dirti che l'immagine che hai trasmesso attraverso le tue parole è la stessa immagine che ho io in testa :-D
...Non è bellissimo?
Mi piacciono molto queste meringhette, perfette! Sai che a me non riescono così bene? E' colpa del mio forno però...è vecchissimo e come resistenza ormai non ce n'è più e credo che per farle sia fondamentale un buon forno..tu che dici? :-*
Andavo pazza pel le meringhe che ogni domenica Nonna Clara mi portava a casa. Bianche, azzurre, gialle, verdoline....
Se n'e' andata che avevo 11 anni e non mi piacciono piu' da allora. La connessione cuore-stomaco e' assolutamente affascinante :) Un abbraccio
Laura
Capito qui per caso cercando una ricetta su google (baccalà alla livornese)fai delle foto straordinarie, con una luce particolare che non ho mai visto in altri blog, davvero complimenti.
Adoro le meringhe!!!! Anche mia madre mi portava a far visita a delle suore di clausura a me davano l'ostia che mi piaceva tantissimo!!!! a prestissimo
Siamo simili Ago, certamente con una gran dose di sentimenti dentro di noi, che a volte escono fuori, anche solo attraverso una ricetta :)
Si in effetti, il forno,vuol dire tanto, comunque la temperatura è abbastanza bassa,e la resistenza, non dovrebbe essere il fattore di mal riuscita delle meringhe ;)
Un abbraccione <3
Grazie Laura,
ci sono tante cose, che anche per me, non hanno più il sapore di una volta ... forse perchè non c'è più, la persona con cui amavo mangiarle ... mio padre :))
Con lui, anche una pasta al burro scotta, era buonissima ...
Un bacio
Accantoalcamino, non posso che ringraziarti per i complimenti :)
per adesso, è tutta luce naturale, ho la fortuna di avere il tinello rivolto a sud, e la luce non manca quasi mai :))
Ah, prova anche la ricetta del baccalà, è veramnte buono :))
Claudia, quante cose ci accomunano...
si, a prestissimo, manca veramente poco ... e poi un grande abbraccio collettivo :))
io non mi sono ancora cimentata nelle meringhe.le tue sono candide e perfette,sapessi che voglia di affondare il dito!
che buone le meringhe!
ti sono venute meravigliosamente bene! complimenti!!!
Dei piccoli ciuffi meravigliosamente golosi!baci,imma
Aurelia sono perfette le tue meringhe, il tuo post dolcissimo e la foto come sempre stupenda!
Buon inizio settimana :-)
Che meraviglia leggerti in questo post
grazie
che bello Aurelia, un bellissimo ricordo di questa vostra amica suora... e che meringe leggere e bianche ti sono venute!!!! un Bacione
Che bello quando cucinando si sfornano non solo dolci prelibatezze, ma anche ...ricordi!
Non sono mai riuscita a cucinare le meringhe, ora ci riprovo con i tuoi consigli...grazie!
Lucy, niente più scuse, è semplicissimo .. basta avere un po' di attenzione nel montare gli albumi, e la temperatura del forno, niente altro :))
Grazie Carla
Grazie anche a te, Serena :)
Grazie Imma, un bacione
Grazie Mariangela, sei di una dolcezza infinita, e i tuoi complimenti mi lusingano :))
Grazie Stefania, felice che ti sia piaciuto :)
Ely, che bello quando passi a trovarmi, ti ringrazio per i tuoi complimenti, sempre così carini :))
Un bacio alla truppa :)
Lolle, spero di esserti stata fonte di ispirazione :))
Un abbraccio
Queste meringhe sono perfette! Sembrano tante nuvolette...così bianche, candide..dolci...ah, io le adoro! Ne mangerei a quintali! ;-)
adoro le ricette del ricordo...e queste meringhe sembrano dei ciuffi di panna montata, sono bellissime!!!!!!!
Buona serata
Mi piacciono queste meringhe quasi quanto il racconto perfetto che le accompagna!
Bacioni Aurelia!
Fico&Uva
Bellissime ...
Ciao Claudia, grazie mille del complimento ... sono contenta che ti piacciano :)
Simo
Mi piace ricordare ...
e sono felice che le miei meringhe ti paicciano così tanto :)
Sara, ma ciaooo
Sai che sei una donna bellissima ? Non mi aspettavo di avere un'amica , così:))
Grazie, sei sempre un tesoro :)
Un bacio a te e Paolo , e Uvetta
Grazie Ca :)
quanta poesia in questo post cara Aurelia, scrittrice, fotografa, critica gastronomica, foodblogger mamma, moglie figlia.... amica...quante cose sei e quanta strada hai fatto da quando prendevi i pacchettini di meringhe che la suorina ti regalava!!!
Belle le parole bellissime le foto soprattutto la prima...compresa quella meravigliosa del tuo profilo ;-)
no le merighe noooo! che delizia! :P
...e io sono a dieta :(
Mamma mia, Laura... quanti complimenti, così mi fai arrossire :)))
E' che ho della brave maestre, come amiche... basta osservare loro, per trarne solo il meglio :))
La foto del profilo è semplicemente stupenda, grazie alla tua bravura :))
Un bacione
Gio
Quando ti ho visto a Castellammare, non mi sembravi bisognoso di dieta ... dai che una meringa non ti fa male :))
Grazie di essere passato
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