giovedì 31 gennaio 2013
Blurb , e il libro che desideri, te lo fai tu!
Se solo qualche hanno fa, avessi saputo dell'esistenza di un sito, dove potermi creare il mio libro personale di ricette, alla mia amica Angela, negata in cucina e ad un passo dal matrimonio, sicuramente, non le avrei regalato delle dispense fotocopiate delle mie ricette più collaudate, ma avrei fatto una cosa più carina e curata, proprio come i libri di cucina, che si possono creare su Blurb!
Oppure immaginatevi, di regalare a vostro marito per un anniversario speciale, il libro della vostra bellissima storia d'amore, oppure quello con le foto più belle dei vostri bimbi, o dello stupendo viaggio che avete fatto, qualche tempo fa , insomma tutti i ricordi più belli e più cari, stampati in un bellissimo fotolibro.
Con pochi passi, e qualche click, potete scegliere come creare il "Vostro" libro, scegliendo il tipo di copertina, il tipo di carta, la grandezza, il numero di pagine, e anche la disposizione ... come vedete, in alcune immagini, io mi sono divertita a provare, come potrebbe essere il mio fotolibro o il mio libro di cucina, usando le ricette del blog.
E che dire della possibilità di poter mettere in vendita il vostro libro, direttamente sul sito di Blurb, invece di regalarlo, solo a parenti e ad amici...
Non solo i vostri libri avranno una bella visibilità, ma potrete anche guadagnarci qualcosa, il che non guasta, vero?
lunedì 28 gennaio 2013
Savini Tartufi ... una storia, di passione, di amici, e di cani!
Cristiano Savini e Giotto |
Taste 2012, Stazione Leopolda, presso lo stand della Savini Tartufi, chiacchiere tra produttore e food blogger.
La food blogger in questione disse.
" Ma sa, che su al Nord, fanno delle truffle experience, con tanto di ricerca del tartufo, coinvolgendo gli appassionati, e anche le food blogger? "
E il signor Cristiano Savini rispose...
" Ma le faccio anche io, sa? "
E la blogger...
"Siiii? Davvero?!?! "
Ecco, è passato quasi un anno, e da quella chiacchierata tra me e Cristiano, è nata quella che definisco una bella amicizia, ogni tanto ci sentiamo su facebook, oppure ci incontriamo a qualche evento o fiera, ma quella truffle experience, era rimasta nel limbo, causa il non potervi partecipare per altri impegni o intoppi, della suddetta blogger.
Tutto questo, fino alla settimana scorsa, quando finalmente la magnifica esperienza, ha preso vita in località Montanelli ... Forcoli, in provincia di Pisa, a pochi km da Pontedera, dove ha sede la Savini Tartufi!
Entrare nella sede, ed essere avvolti da un profumo inteso di tartufo, e poi incontrare loro ... la famiglia Savini!
Una famiglia, con una bella storia alle spalle, il nonno Zelindo, guardia caccia della Tenuta di Villasaletta, uomo di fiducia del suo datore di lavoro, tanto da aiutarlo, quando alla villa venivano dati banchetti da mille e una notte, e oltre al buon cibo e al buon vino, non mancavano mai i profumatissimi tartufi.
Zelindo, audace e astuto, capisce che tra le sue mani ha un piccolo tesoro, ed inizia la sua attività rifornendo le zone del Nord Italia, che già conoscevano questo tesoro della terra, riuscendo anche a fare una spesa folle... una motocicletta che nemmeno il suo datore di lavoro, poteva permettersi, tanto da venir ripreso da lui, chiedendoli di disfarsene.
Ma Zelindo, non solo non vende la moto, ma addirittura si licenzia, e compra un piccolo negozio, con un bar annesso, e tra voci sommesse di compravendite clandestine, segreti non svelati di dove si era fatto la "caccia", inizia pian piano, quella che ancora oggi, è l'attività della Savini Tartufi!
Luciano, babbo di Cristiano, con già la passione della pasticceria e della cucina, e la passione per il tartufo, inizia a "lavorare" il profumatissimo tesoro, e tra prove ed assaggi vari, e con un semplicissimo laboratorio, riesce ad inventare e commercializzare, prodotti al tartufo fantastici.
Il miele al tartufo bianco, ne è il tipico esempio, Luciano si è ricordato che suo padre Zelindo, quando andava a caccia di tartufo, amava riposarsi vicino a una sorgente, e dalla tasca del suo giaccone tirava fuori, un pezzo di pane, lo bagnava leggermente con l'acqua fresca, lo cospargeva con un po' di miele, e dalle tasche della giacca, tirava fuori, i piccoli bricioli di tartufo, che erano rimasti dentro, li distribuiva sulla fetta di pane, e si gustava la sua merenda.
Ecco, da questi ricordi, e da una chiacchierata con il maestro, Gualtiero Marchesi, è nato il miele al tartufo bianco, di una delicatezza e di un profumo incredibile, tanto che un barattolino, è tornato a casa con me, e ogni tanto, mi coccolo, lasciando colare dolcemente i suoi fili, sul pecorino dolce ... non potete capire cos'è!
Armati di scarponi, macchine fotografiche, e del fido cane Giotto, siamo partiti alla volta della nostra caccia al tartufo, sapendo già che sarebbe stata una fantastica esperienza, pioggia permettendo... :))
Dopo i primi minuti, dove Giotto ha cercato in tutti i modi, di farsi notare correndo come un matto a destra e a manca,( e ovviamente noi dietro, caraccolando...) e "provando" a giocare, dopo da bravo cagnetto, ha messo giudizio, e si è buttato anima e corpo, in quello che sa far meglio, ossia scovare il prezioso tesoro!
Vedere Cristiano e Giotto insieme, da una grande emozione ... un grande rispetto per il suo cane, un grande amore, e la passione che li unisce!
E finalmente eccolo scovato, il prezioso tesoro!!
Come qualcuno ha scritto, vedendo questa foto ...
"Con gli occhi semichiusi ... innamorato direi! "
E io ti rispondo di si Cristiano, si vede che metti amore e passione in quello che fai, e che tutto questo è la bella eredità, che ti ha lasciato nonno Zelindo, e babbo Luciano ...
Altro grandissimo personaggio, è Carlo, fratello di Cristiano ... il giovane tartufaio della famiglia Savini, che segue imperterrito le orme della famiglia.
E dopo la caccia, le corse nel bosco, l'entusiasmo nel vedere i tartufi, la pioggia che aveva iniziato ad essere incessante, ecco che siamo tornati di nuovo alla sede dell'azienda, a fare quello che mi riesce meglio, ovvero mangiare!!
Un pranzo, tutto a base di tartufo, partendo dall'antipasto, arrivando fino al dolce ...
Bruschette, salumi al tartufo, condimenti, e ovviamente il tartufo fresco, e le mani sapienti di Luciano e sua moglie, che in cucina hanno dato vita a tutto questo.
Tagliolini al tartufo
Tagliolini al germe di grado, cotti in abbondante acqua salata, con l'aggiunta di un cucchiaio d'olio per non farli attaccare ... burro al tartufo, sciolto delicatamente in un'ampia padella, il tagliolino scolato, un salto deciso per amalgamare bene i sapori, e tartufo fresco, a completare il tutto!
Uovo alla maniera dei Savini ...
si scalda il coccino in forno, una volta ben caldo andiamo a togliere il coccino e andiamo mettere un cucchiaio di burro al tartufo, uno volta fuso si va a spaccare l'uovo e rimettiamo il tutto in forno... non appena s'inizia a formare il bianco si toglie di nuovo il coccino e andiamo ad aggiungere facendo proprio "un giro" di panna fresca precedentemente scaldata.
Finita la cottura, un pizzico di sale (si può aggiungere anche del Sale al Tartufo) e Tartufo a scaglie... attenzione al coccino bollente!
Cristiano Savini docet :))
E il dolce?
Beh, io il dolce non ve lo dico ... voglio elaborarne uno, e poi ve lo racconto, in un prossimo post :)
Savini Tartufi
Piazza C. D'Ascanio
56030 Loc Montanelli -Forcoli ( PI)
www.savinitartufi.it
giovedì 17 gennaio 2013
Rose di cioccolato
Ci sono ricette, che ti colpiscono solo guardandole sullo schermo del pc, sono quelle ricette che decidi immediatamente di rifare, ti metti alla ricerca degli ingredienti, controlli di aver tutto quanto, e poi ti metti all'opera.
Di questa ricetta, sono rimasta folgorata dalla foto che ho visto su facebook, così sono approdata nel blog di Marina, e mi sono studiata la ricetta.
Non ho cambiato nulla, salvo l'utilizzo in alcune, al posto del cioccolato, della confettura di marroni ... Che dire, se non grazie a chi mi ha fatto conoscere questa ricetta, ma soprattuto a questo blog, che è stato il primo a renderla pubblica, e spiegando in maniera impeccabile tutti i passaggi?
Sono delle soffici brioche, buonissime per farci colazione, e ottime anche per una semplice merenda.
Quelle avanzate le ho surgelate ... basta toglierle dal freezer, e poi passarle nel microonde, tornano subito soffici e fragranti.
.
Per 18 brioches
- 500 g di farina
- 1/2 cucchiaino di sale
- 70 g di zucchero
- 6 g di lievito di birra disidratato
- 2 uova
- 100 g di burro
- 200 ml di latte tiepido
- 100 gr di cioccolato al latte o fondente
A questo punto, prendete l'impasto, rovesciatelo sul tagliere infarinato, e formate 18 palline di circa 50 g, coprite con un asciughino, e lasciate riposare per altri 10 minuti
Fate fondere il cioccolato.
Spennellate lo stampo per muffin con del burro fuso. Prendete una pallina d’impasto ricavatene un cerchio di circa 15 cm, spalmate per circa metà di cioccolato fuso, o confettura, e poi piegate a metà.Tagliate la mezzaluna, in 3 striscie, e arrotolate ognuna su se stessa, poi inseritele delicatamente nello stampo dei muffin.
Se volete capire meglio i passaggi, qua sono spiegati passo a passo
. Infornate nel forno già caldo a 180° per 20 minuti circa.
lunedì 14 gennaio 2013
Strudel di pere e cioccolato
Un barattolo di pere William sciroppate, che arrivano a casa, insieme ad altre mille prelibatezze,acquistate in un pomeriggio di shopping gourmet, pseudo compulsivo!
L'idea di non volerle consumare, così... nude e crude!
Sapere che Valentina, insieme all'azienda di Mariangela Prunotto, avevano indetto un contest, proprio pensando all'utilizzo dei suoi prodotti ...
Voi cosa avreste fatto? Non avreste deciso di partecipare con il vostro barattolo di pere William?
Io si, e il risultato è stato questo!
Mi scuso per le foto, ma fino a che, in casa mia, non risplenderà una bella luce naturale, la qualità delle foto, sarà tipo questa qua :(
2 fogli di pasta fillo
8 mezze pere William sciroppate Azienda agricola Mariangela Prunotto
100 g di burro
80 g di zucchero semolato
100 g di gocce di cioccolato
100 g di pandoro frullato
cannella in polvere
zucchero a velo.
Ho tagliato le pere a cubetti, ed ho fatto fondere 50g di burro in una padella antiaderente, con lo zucchero, finché non ha raggiunto un color nocciola, a questo punto ho aggiunto le pere, e le ho fatte saltare per circa 5 minuti.
Ho tolto la padella dal fuoco, ed ho fatto raffreddare il tutto.
A questo punto, ho mescolato le pere, il pandoro tritato, le gocce di cioccolato, ed ho messo tutto da parte.
Ho steso la pasta, l'ho spennellata con un po' del burro che era avanzato dei 100 g, e che ho fuso nel microonde, ed ho spolverato con lo zucchero a velo, e un po' di cannella, poi ho aggiunto sopra l'altro foglio di pasta, ho distribuito l'impasto in un rettangolo, nella parte bassa del foglio, lasciando vuoti, 5 cm circa,si in fondo, che ai lati.
Ho arrotolato delicatamente, ho sigillato bene, mettendo la pasta avanzata sotto lo strudel, ho spennellato con il burro fuso, ed ho cosparso tutto con lo zucchero a velo.
Dopo aver fatto qualche taglietto sulla superficie, pochi mi raccomando, altrimenti si apre tutto ... ho messo a cuocere in forno il mio strudel, a 180° per 30 minuti.
Lasciatelo raffreddare, cospargete ancora di zucchero a velo, e gustatevelo :)
mercoledì 9 gennaio 2013
Indivia, Cuokì e il prosciutto di Praga
Alcune settimane fa, sono stata omaggiata da Ariete , di un simpatico elettrodomestico colorato e semplicissimo da usare, sto parlando di Cuokì, la piccola piastra elettrica, molto versatile, visto che dopo la cottura, può essere portata in tavola, usandola come un semplice vassoio.
Io l'ho trovata molto interessante, visto che si scalda in brevissimo tempo, e la piastra in ceramica è comodissima anche dopo il suo utilizzo, perché si può lavare semplicemente in lavastoviglie.
Per provare il nuovo compagno di avventure in cucina, ho pensato ad un contorno ...
Avevo dell'indivia, del formaggio arrivato dalla Svizzera, ed anche del prosciutto di Praga ... voi cosa ci avreste tirato fuori?
Io questo... :)
- Indivia Belga
- prosciutto di Praga
- qualche fettina sottile di Gruyére o altro formaggio a piacere
- sale pepe
- olio extra vergine d'oliva
Ho messo a bollire una pentola con dell'acqua, salandola. Ho tagliato i cespi di indivia a metà, nel senso della lunghezza, e li ho sbollentati per 4 minuti, poi li ho tolti dall'acqua e li ho messi ad asciugare. Ho acceso il Cuokì, l'ho portato a temperatura, ed ho aggiunto un filo d'olio.
A questo punto,ho avvolto l'indivia con il prosciutto di Praga, ed ho adagiato il tutto nella piastra, ho salato e pepato, ed ho portato a cottura, rigirando ogni tanto la verdura, perché si rosolasse da tutte le parti.
Dopo circa 10 minuti, ho unito anche le fettine di formaggio, e una volta che il formaggio ha iniziato a sciogliersi, ho portato subito in tavola, il mio contorno.
Semplice, veloce, e appetitoso.
lunedì 7 gennaio 2013
Arista al latte e marsala
Eccoci qua, con un post nuovo di zecca, per inaugurare il nuovo anno anche su Profumi in Cucina.
Ho messo in archivio il 2012, mi sono fatta nuove promesse che intendo mantenere, ho deciso di fare più cose che fanno piacere a me stessa, che agli altri, e guardo al nuovo anno con la voglia di divertirmi e di farlo con leggerezza, senza crearmi fisime mentali.
In questi giorni di festa, si sono susseguiti pranzi e cene, con un ritmo, diciamo abbastanza inteso, e la voglia di sperimentare, si è fatta ancora più necessaria! Spesso si ha la necessità di fare anche dei piatti semplici, che non complichino ulteriormente il creare un menù,e quando mi sento con l'acqua alla gola, mi butto molto spesso su un taglio di carne, modesto e semplice da cucinare, ma che fa fare anche, delle ottime figure, con i nostri ospiti.
Sto parlando dell'arista di maiale, e di questa ricetta, che ho trovato semplicemente favolosa, sia per la cottura, che praticamente si fa da se, sia per la fantastica salsa che si ottiene frullando il condimento a fine cottura, e che accompagna in maniera egregia, la nostra carne.
Per 4 persone
- 1,2 kg di arista di maiale ( se trovate quella vicina al capocollo ancora meglio)
- uno scalogno
- 2 spicchi d'aglio
- rosmarino
- 2 carote
- 2 costole di sedano
- mezzo bicchiere di Marsala
- 1 litro di latte
- sale pepe
- olio extra vergine d'oliva
Ho asciugato l'arista, l'ho legata per farle mantenere la forma tonda, l'ho salata e pepata, l'ho messa dentro ad un tegame con il rosmarino, l'aglio e lo scalogno, e l'olio extra vergine, facendola colorire da tutti i lati.A questo punto l'ho sfumata con il marsala, ed ho aggiunto sia le carote che il sedano tagliati a rondelle, ed ho coperto il tutto il latte.
Ho messo il coperchio,ed ho lasciato cuocere per circa 2 ore, a fuoco dolce.
Una volta cotta, ho tolto l'arista, l'ho lasciata intiepidire, ed ho frullato la salsa con il minipimer, ed ecco l'arista pronta per essere gustata.