... Lavoro, lavoro, lavoro! Ma non basta, quello che guadagno per pagare il mutuo, per mangiar, per pagare le bollette, Sono una Direttrice, una che comanda, una dirigente, Perché allora devo fare le torte la notte per una pasticceria del centro, per arrivare alla fine mese? Perché il mio stipendio è così basso? Perché sono una donna.
Io ho una ricchezza: me stessa. Ogni tanto la perdo, la lascio sola, se ne va per strade strette della mente e inciampa nei ciottoli del dolore, arranca e grida.
Ma poi ritorna, non mi abbandona.
Io mi licenzio, mi licenzio da questo padre padrone, da quest'uomo che somiglia tanto a mio padre, che mi dice: " Tu sai guidare, ma io ti ho dato una Ferrari, non ce la farai da sola. Tu sei fragile, non ce la farai, sei una donna ..."
Io cucino, so fare da mangiare, colleziono ricette, cucino per tutti. Io voglio creare una scuola di cucina, lo voglio con tutta me stessa, voglio insegnare cucina italiana a questi ragazzi che vengono a Firenze, perché ci amano, perché sono affascinati dalla nostra cultura, dal nostro paese.
Voglio insegnare loro quanto l'odore del castagnaccio e della ribollita che fuma in tavola siano parte di noi, della nostra vita, di quello che siamo oggi. Noi siamo la storia, ma possiamo costruire una storia migliore, aprendo le porte e condividendo la nostra conoscenza e i nostri valori.
Sono povera, poverissima.
Non ho niente, solo me stessa, e qualche volta nemmeno quello.
Ho visto un posto bellissimo, in via Guelfa 85.
E' un volume unico, con la luce che entra da un giardino a sud. Costa 400 milioni di lire. Il cuore mi batte così forte, ho paura che lo sentano anche i mediatori. Ho una visione, vedo cucine, sento l'odore della pasta fresca e del ragù, vedo studenti con le divise, vedo sorrisi e gioia.
Non ci penso nemmeno un secondo, e faccio una proposta d'acquisto. Lo dico a mia madre, a mia sorella, alla mia famiglia: mi licenzio, inizio una scuola.
Non lo fare, hai un lavoro sicuro, non ti buttare, ti farai male.
Non mi posso fare da sola più male di quello che mi hanno fatto gli altri.
Credits Andante Con Gusto che ringrazio di cuore per le foto. |
Questo era il sogno di Gabriella Ganugi, architetto fiorentino, nata a Firenze e con la passione sviscerata per la cucina, e la sua famiglia.
Questa è Gabriella, Gabri per gli amici, che riesce a trasformare il suo sogno, in una splendida realtà, tutto raccontato nel suo libro, La bambina che contava le formiche, Meditazioni in cucina, un percorso che inizia da bambina, nell'orto della nonna tanto amata, mentre conta le formiche che le fanno compagnia, passando dalla tragedia dell'alluvione di Firenze, il suo matrimonio andato storto, la voglia di rinascere mettendo in gioco se stessa e le poche certezze che le erano rimaste, per realizzare il sogno della sua vita, una scuola di cucina internazionale.
Un percorso che tocca nel profondo, che segna anche chi è semplicemente un lettore, che soffre con Gabriella nei momenti di sconforto, ed esulta nel momento della rivincita.
Con le stesse fasi, è composto anche il ricettario che troviamo alla fine del libro, le ricette della Nonna, quelle sicure, della tradizione toscana, senza tanti fronzoli, e che spesso tra gli ingredienti contemplavano gli avanzi del pranzo o della cena; le ricette della Mamma, classiche, severe, perfette, un po' come lei, che ha dedicato la sua vita, al suo lavoro di sarta, e al suo ruolo di mamma e di moglie impeccabile; quelle della Brava Moglie, come dice Gabriella un po' noiose perché è solo all'inizio; le ricette della Tristezza, quelle che segnano la fine del suo matrimonio e la voglia di rinascita, ed infine le ricette della Nuova Vita, dove la creatività e la voglia di cucinare cose nuove, fanno da padrone.
Vi domanderete se il suo sogno si è finalmente avverato...
Gabriella dal 1996, ha fondato Apicius, The Culinary Istitute of Florence, una scuola internazionale di cucina, divisa in vari dipartimenti, gastronomia, enologia, comunicazione ed editoria, poi è stata la volta di FUA, la Florence University of the Arts, e poi tantissimi altri progetti, che potrete vedere qua , che hanno portato alla nascita di ben 9 scuole.
Abbiamo visto il suo sogno realizzato, siamo state in via Guelfa 85, e abbiamo visto Apicius, una scuola con aule attrezzate da tecnologie che mai e poi mai vedreste in una scuola pubblica, volti sorridenti sia degli alunni, sia dei docenti ... abbiamo visto le cucine, i ragazzi in divisa, e sentito il profumo del cibo!
Accanto ad Apicius, c'è un piccolissimo regno della pasticceria, si chiama Fedora, ed è l'ultimo dei gioielli di Gabriella. Una piccolissima pasticceria, dove i prodotti che escono dal forno, sono prodotti dagli allievi del corso, sotto gli occhi attenti e la guida di Simone De Castro il famoso Pastry Chef .
Credits David Weiss Apicius |
Il nostro percorso goloso, è continuato da Ganzo, il ristorante anche questo gestito dagli allievi, che si sono divertiti nel prepararci un menù completo, con le ricette che Gabriella ha scritto nel suo libro. Anche questo è stato un percorso che ha unito lo scritto, la pancia e gola, in una cosa sola e indivisibile!
E poi il clou della giornata, la presentazione del libro di Gabriella, con le letture dei brani da parte dei suoi amici più cari, la figura di sua mamma e di sua sorella, sedute vicino a noi, e "vederle" tra le pagine di quel libro.
E poi di nuovo un percorso goloso, questa volta con alcuni dolci presi sempre dalle pagine del libro, che tra
profumi, vini e letture, ha scritto la parola fine, su questa giornata fantastica.
Gabriella da tanta forza, è come un faro in mezzo ad una tempesta, emana luce e sicurezza, e tanti suoi allievi, e amici, vedono in lei molto di più di una semplice Presidente e Fondatrice. Gabriella, è quella che ti allunga una mano, e ti aiuta quando ce n'è bisogno, è quella donna, che contando le formiche, ha realizzato il suo sogno, e ha dato forza e speranza anche a chi la conosce da poco!
E come dice lei...
" se avete un sogno nel cassetto, qualcosa a cui tenete, fatelo... perché le cose,m succedono davvero!"
Qua, potrete trovare una ricetta di Gabriella, già sperimentata ... vedrete che a breve, ne arriveranno tantissime, ma se non avete pazienza di aspettare, vi consiglio di acquistare il libro :)
8 commenti:
Mi sono commossa leggendo questo post. Perchè da una vita inseguo i miei sogni, che diventano sempre difficili.. impossibili.. tutti mi chiamano illusa eppure io continuo a crederci fermamente. Che bella luce mi hai regalato oggi, non sai quanto conta per me. Sono felice per questo successo, se lo meritava dal profondo del cuore.. cercherò il libro con piacere. Conosco peraltro Via Guelfa, a Firenze ho lasciato un pezzetto di cuore. <3 Grazie, grazie di tutto Aurelia! TVB!
Ely, la rsisposta, questa volta, te la scrive una donna speciale!
Ely non smettere mai di sognare! Non credere ai cinici, ai delusi che cercano di distruggerti. Il sogno e la passione rendono la nostra vita unica e speciale!
Gabriella Ganugi
Un post splendido, emozionante, come l'emozione che abbiamo percepito stando vicine a Gabriella nel suo racconto a cuore aperto. Riconosco il suo coraggio, la sua determinazione nell'inseguire ciò in cui ha creduto fortemente. Forse la differenza fra lei ed una donna qualunque è proprio la molla che spinge a fare il salto nel buio. Che paradossalmente è nella luce di una nuova vita.
Vorrei tanto poterle assomigliare. Un forte abbraccio amica mia!
Pat
Sono veramente felice e onorata di questa risposta che porterò sempre nel cuore! Grazie con tutta l'anima, Gabriella! Non smetterò mai di sognare e spero che d'ora in poi la tua vita sia un meraviglioso desiderio realizzato. Complimenti e tanta gioia, sempre! Un abbraccio stretto e un bacione! <3
Aurelia.. che tesoro sei.. <3
Realizzare i nostri sogni è il regalo più bello che ci possiamo fare ^_^ ma ci vuole tanto coraggio...
Bellissimo il post e splendido il tuo blog!
A presto...
Gabri ha parlato non solo con la voce ed è arrivata al cuore di tutte noi, vero? :)
polepole
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