giovedì 30 maggio 2013

Tonno del Chianti

tonno del Chianti (C)


Questo post dovrebbe essere intitolato così:
" Tonno del Chianti, ovvero l'ingegno del contadino toscano!"
Come tutti sappiamo, la Toscana è bagnata da due mari, il Tirreno, e il famosissimo mare del Chianti ...
Fermi tutti, ho sentito levarsi un noooooo ...
No? Dite che mi sto sbagliando? Nel Chianti non c'è il mare? E allora, se non c'è il mare, come fanno ad esserci i tonni!!
Se fate i bravi, vi svelo l'arcano ;)

E' una ricetta riscoperta da Dario Cecchini, il famoso macellaio di Panzano, dopo che un signore, tanti anni fa, gli raccontò che suo padre, che era un norcino, disossava e  lessava  le cosce del maiale, nel vino bianco, e un miscuglio di erbe e spezie. Dario incuriosito, provò  ad interpretare la ricetta, e dal suo esperimento, nacque il Tonno del Chianti, che in tutto e per tutto, sia per delicatezza della carne, che come sapore, somiglia tantissimo, al costoso  e pregiato pesce!

La preparazione potrebbe sembrarvi lunga, ma si tratta solo di lasciare sotto sale la carne, per 3 giorni nel fresco del frigorifero, e poi una cottura nel vino bianco di circa 5 ore, tutto qua. Per un risultato come questo, credo decisamente, che si possa fare ...

Il tonno, una volta preparato, si conserva in frigo, per circa un mese, e si può servire, o accompagnato ad una insalata di fagioli cannellini e cipolla di Certaldo ( o di Tropea), oppure un'insalatina di rucola, o songino, o quello che la vostra fantasia, vi può suggerire ...

Se vi consiglio di provare la ricetta? Io fossi in voi, correrei a comprare  la "ciccia"!!! :)

( nota dell'Editore ...sono rimasta folgorata da questa ricetta, dopo averla assaggiata a Firenze, in compagnia di tante amiche blogger, e da Teresa, ho trovato la fonte di ispirazione, per riproporla a casa ...)






  • 1,5 kg di spalla o coscia di maiale
  • bacche di ginepro
  •  grani di pepe nero
  • 2 litri di vino bianco
  • foglie di alloro
  • rosmarino
  • olio extra vergine di oliva
  • sale grosso
Iniziate pulendo il vostro pezzo di carne, togliendo il grasso che potrebbe esserci, poi mettetela in un contenitore di vetro, copritela con 2 o 3  pugni di sale grosso, coprite e mettete in frigo per 3 giorni.

Riprendete la carne, sciacquatela sotto l'acqua corrente, per eliminare il sale, e mettetela in una pentola. Versate i due litri di vino bianco, unite 3 foglie di alloro, qualche bacca di ginepro, e i grani di pepe nero, e lasciate cuocere a fuoco bassissimo, per 5 ore, con il coperchio.

Trascorse le 5 ore, spegnete il fuoco, e lasciate raffreddare la carne, nel suo brodo ( che ha un profumo straordinario...) poi scolatela, e con le dita, sfilettatela, ma non a pezzi troppo piccoli, mi raccomando.

Mettetela dentro a dei vasi di vetro, aggiungete grani di pepe, foglie di alloro, e un ciuffetto di rosmarino.
Coprite con dell'ottimo olio extra vergine d'oliva ( non troppo forte di sapore, per non coprire la delicatezza della carne), chiudete il barattolo, e conservatelo in frigo, per circa un mese.
Controllate sempre che il livello dell'olio, copra il vostro "Tonno", nel caso si abbassasse, aggiungetene un po'!

lunedì 27 maggio 2013

#Sedicogelato ... La storia di un sorriso lungo quasi sett'antanni!



#Sedicogelato, vi racconto di una giornata trascorsa a Firenze, in compagnia di amiche "vecchie" ( e non per la data anagrafica..) e nuove, di coppette di gelato colarate, di una Firenze che ha deciso di graziarci, e ha lasciato che la giornata trascorresse tra una leggera pioggerellina, e un sole cocente, che ci ha asciugate, dopo pochi secondi...
Vi racconto di un Festival del Gelato, dove il main sponsor, è la famiglia di  grandi artigiani gelatai, come ama definirsi "Lui", Leonardo Bagnoli  amministratore delegato di Sammontana,  un Ad fuori dagli schemi, che in ogni occasione in cui ci siamo incontrati, riesce sempre a sorprenderci, con grande naturalezza e simpatia, e che in occasione della manifestazione, ha deciso di raccontare la storia della sua azienda, e quindi della sua meravigliosa famiglia, fondatrice di Sammontana, attraverso un cortometraggio d'autore, a cura di Virgilio Villoresi, talento fiorentino e appassionato di animazione, che tra innovazione, genio e una cura maniacale, ha fatto nascere, dopo milioni di scatti, la storia di Sammontana, tra poesia e amarcord.
Sammontana, La storia di un sorriso, percorre tutta la storia, dall'acquisto della latteria Sammontana a Empoli, dopo che nonno Romeo si era stufato di abbassare ed alzare la  sbarra delle ferrovia, alla nascita dei "Gelati all'Italiana", fino ad arrivare al mitico barattolino, e quindi ai giorni nostri.










Per questa grande occasione, Sammontana ha voluto creare un omaggio alla Toscana, creando  il gusto Cantuccio, con pezzetti di cantucci alla mandorla e variegato al Vinsanto Doc ...ora vorrei lanciare un messaggio a Leonardo Bagnoli. "Oh Leonardo, ma un vorrai mia davvero, averci fatto assaggiare questo splendido gelato, una tantum?? Questo gelato merita, anzi, deve essere lanciato sul mercato!! Mica vorrai deluderci vero?"
Oh  voi che mi leggete ... anche solo dalla foto, ma non vorreste per caso poter assaggiare questa delizia?




Io ho sentito levarsi un coro di si ... quindi Leonardo, se vuoi i Cantucci te li preparo io, e te li porto anche a Empoli!! :))

In una Piazza della Repubblica, che per 10 giorni è diventata il Villaggio Sammontana, dove ho visto golosi di ogni sesso ed età, che sorridenti si gustavano il loro gelato, e dove oltre al "buono del gelato", ho visto anche il "buono del cuore",con  l'intero ricavato delle vendite, che è stato devoluto alla Fondazione dell'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, ho trascorso una giornata assaggiando delizie, e vedendo come lavora la "famiglia" Sammontana...ovvero sempre con il sorriso!


#Sedicogelato è anche qualcosa di più ...
Sammontana, in occasione del Festival del Gelato a Firenze, Sammontana lancia un progetto di storytelling Se dico Gelato dedicato a tutti gli amanti del gelato e della rete. Attraverso una grande piattaforma multicanale, gli utenti potranno esprimere con un breve testo, un’immagine o un video ciò che significa per loro l’“esperienza gelato”, utilizzando un’APP mobile, il website Se dico Gelato , o i social media Facebook, Twitter e Instagram.
L’APP mobile sarà disponibile dal 27 maggio sugli store Windows Phone e dal 10 giugno su Google Play e Apple Store. Inoltre attraverso Twitter o Instagram sarà possibile interagire utilizzando l’hashtag dedicato #sedicogelato.
Tutti i contenuti andranno a popolare il website dedicato in tempo reale e durante il Festival del Gelato gli utenti potranno rivedere le storie postate direttamente sul grande wall presente al Villaggio Sammontana, oltre sulla pagina Facebook del Gelataio .




Altra iniziativa carinissima da parte di Sammontana ...Sto parlando di Lunga vita al barattolino ...

Il Barattolino Sammontana è un vero mito per gli amanti del gelato di tutte le età , appartiene a quella categoria di prodotti che sono diventati delle icone e il cui successo è legato, oltre alla loro bontà, alla forma del contenitore.

Dopo aver conquistato tutti i golosi, Sammontana lancia la sua sfida ai creativi più ghiotti: avete mai pensato a quanti usi ingegnosi può avere il Barattolino una volta finito tutto il gelato?
Al Gelataio Sammontana ne sono venuti in mente diversi, dal vaso di fiori alla abatjour da mettere sul comodino e di settimana in settimana li condivide nella pagina Facebook. Ma la creatività è una scossa contagiosa che si diffonde ad ogni cucchiaiata di gelato variegato!

Diamo tutti insieme “Lunga Vita al Barattolino”! Invia le tue immagini pubblicandole in bacheca sulla pagina de Il Gelataio Sammontana o su Instagram utilizzando l’hashtag #LungaVitaAlBarattolino!


E dal 27 Maggio, cioè oggi... ci saranno altre  bellissime sorprese... Stay tuned :)


#sedicogelato

giovedì 23 maggio 2013

Spiedini di pollo al sesamo e lemon grass con verdure profumate all'origano ... e la Cucina al Sacco.







I miei primi pranzi al sacco, risalgono alle gite scolastiche! Zaino sulle spalle, pieno zeppo di succhi di frutta, pastine varie, biscotti, e gli immancabili panini con l'affettato, come diciamo qua in Toscana! Mortadella, salame, prosciutto, che se per caso non riuscivi a trovare un bar o una fontanella ( a quei tempi le bottigliette di plastica, mica c'erano ...) rischiavi di morire di sete, per l'arsione che ti avevano procurato!
Poi via via che il tempo passava,  niente più gite scolastiche, ma pic nic con la famiglia, e allora via con pasta fredda, riso freddo, tramezzini, tutto immancabilmente "freddo"... che se per caso andava via il sole e faceva più freschetto, rischiavamo la congestione ;)

Così, quando Cuki e Cannamela, mi hanno chiesto, se volevo partecipare alla loro iniziativa, La Cucina al Sacco, con una ricetta saporita, ma leggera, cucinata nell'apposito sacchetto Cuki, ed insaporita con le spezie Cannamela, e comoda per essere gustata all'aria aperta, ho pensato a questi spiedini, ed a queste verdure colorate e saporite.






  • 8 sovraccosce di pollo senza pelle
  • cipolle fresche di Tropea
  • pangrattato
  • semi di sesamo tostati in padella
  • zenzero in polvere Cannamela
  • lemon grass Cannamela
  • peperoncino in polvere Cannamela
  • uno spicchio d'aglio schiacciato
  • sale
  • pepe
  • succo di limone
  • oli extra vergine d'oliva
  • 4 spiedini di legno
  • Sacchetti forno Cuki
Per le verdure
  • 2 cipolle fresche di Tropea
  • 5 zucchine chiare
  • 1  peperone grande , o due piccoli
  • una manciata di pomodorini
  •  4 patate medie
  • aglio
  • pangrattato
  • origano Cannamela
  • peperoncino in polvere Cannamela
  • sale pepe
  • olio extra vergine d'oliva
  • sacchetto forno Cuki


Disossate le sovraccosce di pollo, tagliatele in tre strisce , nel senso della larghezza , e mettetele dentro ad una boule.
Aggiungete una generosa spolverata di lemon grass, zenzero, peperoncino, sale e pepe, lo spicchio d’aglio schiacciato, ed infine il succo del limone spremuto, date una bella mescolata, e mettete a riposare in frigo per un paio d’ore circa.
In un piatto, mescolate il pangrattato, con i semi di sesamo tostato, e passateci le strisce di pollo. Arrotolatele su se stesse, e iniziate ad infilzarle sugli spiedini di legno, alternandoli agli spicchi di cipolla di Tropea.
Salate e pepate leggermente , e mettete dentro ai sacchetti Cuki, chiudendoli con l’apposito laccetto.




A questo punto, prepariamo le verdure, lavandole e tagliandole a cubetti o rondelle, a seconda del tipo.
Mettetele in una ciotola, cospargetele di sale, di pepe, unite l’aglio tritato, un pizzico di peperoncino, l’origano, il sale il pepe, ed infine il pangrattato.
Date una bella mescolata, irrorate con un filo d’olio, ed inserite il tutto nel vostro sacchetto Cuki, chiudendo con l’apposito laccetto.

Scaldate il forno a 180°, mettete i sacchetti sulla placca del forno, e cuocete sia la carne, che le verdure, per circa 40/45 minuti, poi con cura ed attenzione, tagliate con le forbici, un angolo dei sacchetti, lasciate uscire il vapore, e continuate la cottura per circa 10 minuti.
Ottimi serviti tiepidi o addirittura freddi, per gli spiedini non servono nemmeno le posate, e le verdure, possono essere trasportate, nei comodissimi contenitori ermetici Cuki.



venerdì 17 maggio 2013

Piatti,bicchieri e stoviglie sporchi ... meno male che c'è Pril!!


Adoro cucinare, preparare piatti succulenti, divertirmi ai fornelli per preparare i piatti per il blog, e presa dall’euforia, non mi accorgo mai, di quanti piatti, piattini, teglie, vassoi e pentolame vario, utilizzi per un semplice piatto.
Poi è la volta del set fotografico, impiatto, scatto, controllo la foto,e tiro un sospiro di sollievo, vedendo che i miei sforzi culinari, hanno dato degli ottimi risultati.
Ma di solito, il mio sorriso sparisce, appena rimetto piede in cucina, e vedo il disastro che ho lasciato in giro! A parte la confusione, sono la marea di stoviglie da lavare asciugare e riporre, che mi mettono un attimo di ansia, ma fortunatamente c’è la mia amica lavastoviglie, sempre pronta a darmi una mano, per rimettere in ordine, il mio personale tsunami cuciniero!
Cosa di più facile, che aprire un semplice sportello, tirare fuori due carrelli che ti aspettano volenterosi, riempirli di tutte quelle stoviglie, inserire il detersivo, richiudere e premere il tasto start!
Però, se voglio che le mie stoviglie siano brillanti e super pulite, devo pensare a tenere pulita anche la mia amica che tanto silenziosamente e umilmente, mi da una mano, e quindi per lei esistono dei prodotti specifici che fanno , che sia sempre perfetta e funzionante.
Pril, ha pensato ad una gamma di prodotti, che fanno , che la nostra lavastoviglie, sia sempre perfetta!
Sto parlando di Pril Cura- Lavastoviglie azione 3 x, che ha una forza straordinaria, penetra  nelle parti meccaniche, ed elimina il grasso ed il calcare, che si sono depositati nel tempo, e pulisce in profondità anche il filtro, dove notoriamente gli accumuli di sporco e grasso, sono più presenti.
Poi arriva Pril Brillantante, che aiuta a far scivolare l’acqua più facilmente, e le stoviglie acquistano quella brillantezza, che tanto piace a noi donne.
E per ultimo, ma non per merito, ovviamente, il Deo-Perls, il deodorante che grazie alle sue perle, rilascia gradualmente il suo profumo, eliminando quell’odore fastidioso, che a volte può essere presente nel lavastoviglie, lasciandola fresca e profumata.
E adesso che tutte le stoviglie sono pulite, rimettiamoci ai fornelli!!


giovedì 16 maggio 2013

Carote glassate e la nuova collaborazione con Vega







Vi siete mai trovati a guardare la foto in qualche blog di cucina, e di colpo, innamorarvi di un piatto, di un vassoio, di un'alzatina,  e domandarvi  "Chissà mai dove l'avrà acquistata? "...
Ecco, se almeno una volta, vi siete fatti questa domanda, appartenete alla mia categoria, cioè a quella dei food blogger che sono sempre alla ricerca del piatto adatto, che aiuti a mettere in risalto, il frutto del duro lavoro dietro ai fornelli.
Perché diciamocelo, anche l'occhio vuole la sua parte, e se il nostro arrosto o la nostro piatto di pasta, lo serviamo in una bella porcellana, sarà sicuramente un bel vedere, e una delizia in tutti i sensi

Mi è stato chiesto di   collaborare con una  famosa azienda di Bolzano, la Vega,  che si occupa principalmente di attrezzature alberghiere, e al momento di sfogliare il loro catalogo, sono rimasta impressionata dalla varietà e scelta, degli articoli, che offrono ai loro clienti.
Praticamente per i food blogger, e non solo, ma anche a chi piace semplicemente circondarsi di cose belle è una specie di piccolo Paradiso, un grande negozio virtuale, dove gli amanti del bello si perderanno volentieri, tra le tante pagine dei vari articoli  che vengono proposti.
Come dicevo Vega, si rivolge soprattutto ai professionisti del settore alberghiero e della ristorazione, ed oltre alle attrezzature, gli operatori del settore, possono trovare tutto ciò che è loro utile per il loro vestiario, proprio nella sezione di abbigliamento professionale. 
Diciamocelo pure, ma come  sono affascinanti gli chef, nelle  loro giacche ...   :)
 
E allora, dopo aver passato ore, tra le pagine del catalogo, sfogliando, sognando e scegliendo,tra piatti, bicchieri, posate,  ecco qua, una delle cose che mi ha rubato il cuore ...
Una piccola cocotte in  ghisa, adattissima per le cotture lente come quelle degli stufati e dei brasati, ma bellissima ed utilissima, anche per presentare delle piccole porzioni di dessert.
Nei prossimi post, vi farò vedere le altre cose, di cui mi sono innamorata ... 

E appena arrivata a casa, ecco qua, la mia cocottina all'opera ...

Questa  ricetta è di Dauliana, della serie, vista e innamorata ...
So che ci sono tante persone, che non amano le carote cotte, ma queste, sono veramente buone ... croccantine al punto giusto, e di una delicatezza infinita.






Carote glassate al timo e miele d'arancia.

  • 500gr di carote
  • una noce di burro
  • 1 cucchiaino di miele d'arancio
  • 1 cucchiaio di succo di limone
  • sale
  • timo fresco
  • qualche seme di cumino
Pulite le carote, e tagliatele leggermente di sbieco.
Mettetele in un pentolino, con la noce di burro, qualche foglia di timo fresco, un pizzico di sale, e cuocetele finché non sono una via di mezzo, tra il tenero, ma ancora leggermente croccanti...
Ecco, a questo punto sciogliete il miele in un goccio d'acqua, e versatelo sulle carote.
Il tempo di caramellare, e il vostro contorno è pronto.
 
 





giovedì 9 maggio 2013

Cookies al cioccolato bianco e fragole



Il motivo che mi ha tenuta lontana dal blog, è finalmente al suo posto.
Sto parlando di una bella siepe di Photinia, con le sue foglie verdi e rosse, che spero nel giro di qualche mese, si possa trasformare in una bella barriera anti sguardo indiscreto, da parte della mia "simpatica" vicina!
Abbiamo un bellissimo terrazzo, vivibile, calpestabile, ci potrei anche fare ginnastica, se solo lo volessi, con i suoi quasi 50 mq di superficie, ma ci sono loro, quegli occhi indiscreti, che si piazzano a osservare ogni tua mossa, e ti fanno odiare il fatto di non poter vivere la tua vita privata, come vorresti!
E allora, ecco che scatta l'operazione pollice verde,  vasche, terriccio, concime, palette, piante e tanta pazienza, e l'inevitabile trasloco degli agrumi già esistenti, che sembrava di giocare ai quattro cantoni...
Gli occhi indiscreti, continuano a scrutare, ma non potendo vedere bene dalla sua prospettiva, adesso si fa ospitare al terzo piano, per vedere meglio ... ma è già un passo in avanti, una grande vittoria, e la soddisfazione di non vederla più seduta vicino al confine, con la "gislonga" rivolta verso casa tua è grande!!!
 E come diceva una canzone del Grande Renato Rascel , che voglio cantare a squarciagola, a nome della mia siepe un po' spelacchiata ...

" Noi siamo piccoliiii,
ma cresceremooooo,
e allora virgolaaaa,
ce la faremooo, 
chiusa parentesiii,
riporto seiiii ...

Caraaa vicinaaaa, non pensareee
piùùù, ai fattiii mieiiii ...


 

E dopo la parentesi canora e di sfogo, passiamo alla ricetta.
Biscottoni grandi, dolci e profumati, con fragole e cioccolato bianco, un piccolo peccato di gola, per risollevare il fisico, dalla fatica del giardinaggio :)

  • 200 g di farina Petra 5 oppure farina 00
  • 100 g di cioccolato bianco
  • 50 g di fragole
  • 140 g di burro
  • 1 uovo intero bio
  • 100 g di zucchero semolato
  • 100 g di zucchero di canna
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • un pizzico di sale

            

Lavate le fragole, asciugatele, e tagliatele a cubetti, e tritate il cioccolato bianco, utilizzando un coltello robusto.
Fate sciogliere il burro e fatelo intiepidire.

Sbattete le uova con lo zucchero, sia di canna che quello semolato, e l'estratto di vaniglia, quindi aggiungete il burro fuso ormai intiepidito, un pizzico di sale , e la farina setacciata con il lievito.
Amalgamate bene il tutto, coprite con la pellicola per alimenti, e mettete in frigo a riposare per circa un'ora.
Riscaldate il forno a 210°, foderate con la carta da forno una teglia, e con l'aiuto di un cucchiaio, distribuitevi sopra l'impasto, avendo cura di distanziarli gli uni dagli altri, e schiacciate leggermente la superficie.

Ricoprite la superficie con il cioccolato e le fragole, e cuocete per circa 10 minuti.
Quando li sfornerete saranno ancora abbastanza pallidi e morbidi, ma va bene così... lasciateli leggermente intiepidire, e poi staccateli con delicatezza dalla carta forno.
E i vostri cookies alle fragole, sono pronti :)













lunedì 6 maggio 2013

Focaccine di farina di ceci y Jamon Joselito



Un incontro casuale e fortuito, con Joselito e il suo jamon, l'ho avuto qualche mese fa, a Taste ... La Spagna è stata l'ospite d'onore alla manifestazione, e il suo famosissimo prosciutto, è stata la prima cosa che ho notato! Una ressa umana, per accaparrarsi una fettina del prezioso salume, e il signore che era vicino a me, che diceva  sottovoce,  alla signora che lo accompagnava:
" Lo dobbiamo per forza assaggiare, è il prosciutto, più buono del mondo!"
Un po' per pigrizia, perché in effetti, non amo molto fare a spintonate, per poter assaggiare  le cose, un po' per i vari impegni di quei giorni, non mi sono più fermata presso lo stand di Joselito, se non lunedì poco prima della chiusura della manifestazione, ed ho visto una distesa di zampetti e di ossa di prosciutto, ripuliti fino quasi a farli brillare, e li ho pensato:
"Ecco, ho perso un'occasione..."



Ma come si suol dire, la speranza è l'ultima a morire, e dopo qualche settimana, ecco che ho l'opportunità di poter assaggiare il famoso jamon  a casa mia, in tutta tranquillità!

Un prosciutto che proviene da maiali iberici, allevati all'aperto in prati sconfinati, all'ombra di grandi querce, e proprio da questi alberi, proviene il cibo che nutre questi possenti animali, le ghiande o bellotas.
Ecco allora che anche la denominazione ha un senso, Jamon Iberico de bellotas ...Prosciutto iberico di ghianda!
Un prosciutto dopo essere stato salato con sale marino, stagiona per un lungo, lunghissimo tempo, che va dai due, tre anni minimi, fino ai sei, sette o anche otto anni.
Non sono semplici prosciutti, diciamo che sono gioielli della gastronomia, e come tali, vanno trattati.

Ho preferito non aggredirlo con la  una cottura, per poterlo assaggiare in naturalezza .
Ho preparato queste focaccine di farina di ceci, e una parte di jamon, l'ho servito alla classica maniera catalana, con del pane leggermente abbrustolito ed agliato, una fetta di pomodoro ( a Barcellona il pomodoro maturo, viene strofinato sopra...), e una fetta di jamon Joselito.


                    crostini di jamon joselito e pomodoro scritta


Per 18 focaccine
  • 150 g di farina di ceci
  • 200 g di farina 00
  • 140 g circa di acqua
  • 1 bustina di lievito per torte salate
  • 100 g di prosciutto Joselito
  • 2 rametti di rosmarino
  • 1 dl d'olio extra vergine d'oliva
  • sale fino
  • fiocchi di sale o sale grosso
  • pepe o un pizzico di peperoncino in polvere
Mettete le farine in una ciotola, aggiungete il lievito, date una mescolata, e poi unite l'olio ( tenetene un paio di cucchiai da parte ), un pizzico di sale, un pizzico di peperoncino in polvere, oppure una macinata di pepe, e l'acqua necessaria per ottenere un composto omogeneo, e abbastanza morbido.

Stendete l'impasto in una sfoglia di circa mezzo cm, e con un coppa pasta, ritagliate tanti dischetti di circa 7 cm di diametro.

Mettete le focaccine, sulla placca del forno, ricoperta di carta, e spennellate la superficie della pasta, con una emulsione di olio e acqua, e  cospargete di fiocchi di sale oppure sale grosso, e gli aghi di rosmarino, tritati sottili.

Cuocete nel forno caldo, 220° per 10/15 minuti circa.

Sfornate le focaccine, e servitele con le fettine di jamon Joselito.