Ho lasciato passare quasi due settimane, prima di scrivere questo post ... mi è servito per raccogliere le idee e le parole, per potervi parlare l'esperienza che ho vissuto in terra ligure.
Il gruppo che vedete nella foto, composto da circa 22 bloggers provenienti da tutta Italia ,sono stati gli ospiti dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio, che in occasione del Salone del Libro e delle Eccellenze Enogastronomiche "Sapori da Sfogliare", sono stati invitati a Genova ed Imperia, per scoprire ed approfondire il vasto mondo dell'olio extra vergine.
Un mondo vasto quello dell'olio, spesso ridotto ad un semplice "usate un buon olio extra vergine d'oliva", quando per ogni piatto sicuramente esiste un abbinamento adatto, che ne potrebbe esaltare al 100% il sapore ed il gusto.
Ma andiamo per ordine ...
Il punto di incontro è stato
Sapori da Sfogliare, e nello specifico la Sala Convegni, dove si stava presentando lo
Starbooks Lab, ovvero il gruppo delle food blogger che partecipano a questo progetto, e che mensilmente, recensiscono e mettono in pratica le ricette dei più disparati libri di cucina, per poi postarle sulle pagina di Starbooks, e a seguire, un food immertions tra i vari stand che avevano portato a Genova, le loro eccellenze enogastronomiche.
Liguria, Puglia, Calabria, Sicilia, e il Piemonte, che hanno fatto a gara, per farci assaggiare le loro specialità
Questi sono gli Agnolotti alla Piemontese,che ci hanno preparato allo stand del Piemonte, ospiti del Presidente dell'Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte Carlo Montrucchio, che proprio in questi giorni, ci ha omaggiati dei file, con le ricette della tradizione.
Per farvi capire che tipo di persona è il signor Carlo, vi trascrivo una breve sintesi della mail che accompagnava i file ...
Con la nostra Accademia delle
Tradizioni Enogastronomiche del Piemonte stiamo cercando di rivalutare, di non
far dimenticare, quei sapori che sono legati al gusto autentico della Cucina
Piemontese.
Riteniamo che la Cucina, di
qualsiasi Regione, possa essere evolutiva, in relazione ai tempi moderni, alle
esigenze nuove, ma che sia importante, per chi vuole costruire una “palazzina
nuova”, garantirsi delle vere fondamenta sicure, per non dimenticare quei sapori
che caratterizzano la tipicità di quella Regione: sarà l’unico modo per
ricordarci come eravamo e su questi sapori sviluppare anche concetti più
attuali, ma piacevolmente “tradizionali”...
E questi sono quelli che sono rimasti, dopo il nostro passaggio :)
Poi è stata la volta del Pesto alla Genovese Live :)
Gli ingredienti sono semplici, ma devono assolutamente essere di ottima qualità ...
Per prima cosa un mortaio di marmo, ed il pestello di legno
si inizia pestando l'aglio ( 1/4 di spiccio)
girando il mortaio su se stesso ( le 4 "orecchie" sul bordo del mortaio, servono a quello, e se mettete un piattino di plastica sotto, ruoterà ancora meglio ...)
e si uniscono alcuni granelli di sale grosso.
poi si aggiungono i pinoli ( un cucchiaio circa) e si continua a pestare ...
poi 50 o 60 foglie di basilico Genovese
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano
e mezzo cucchiaio di pecorino DOP
ed infine l'olio extra vergine d'oliva, dal gusto abbastanza delicato, goccia a goccia, fino a portare il pesto alla giusta consistenza ...
E poi, abbiamo preso la direzione di
Imperia, per andare a conoscere
l'azienda olivicola Raineri, che insieme all'
Associazione Nazionale Città dell'Olio, ha che permesso il nostro soggiorno in Liguria,si potesse realizzare.
Più di 100 anni di storia, l'utilizzo esclusivo di olive Taggiasche oppure olive solo di origine italiana, tecnologie all'avanguardia per estrarre l'olio salvaguardandone tutte le proprietà organolettiche, e poi l'ingrediente segreto, ovvero la tanta passione che viene messa, per ottenere un prodotto di eccellenza.
Un vecchio frantoio ristrutturato, antiche ruote in pietra, lo scorrere impetuoso di un torrente, che dava anticamente, forza alle pale, affiancati dalle più moderne tecnologie dello stabilimento, fanno si che da quel magazzino, ne esca un prodotto genuino al 100%.
Ed infine il corso presso la
Camera di Commercio di Imperia, tenuto dall'
ANAOO, e dalla persona del
Vice Presidente e Capo Panel, Marcello Scoccia, sull'introduzione alla conoscenza dell'olio extra vergine d'oliva, ed il suo utilizzo in cucina.
Seppur il tempo a nostra disposizione, fosse stato veramente poco, ci sono stati descritti in paniera precisa, i vari passaggi, e la tempistica che fanno si, che un buon olio extra vergine, sia un invece un ottimo olio extra vergine, se si rispettano tutti i vari passaggi.
La raccolta manuale, la spremitura delle olive, entro le 24 ore, il non utilizzare le olive che cadono alla base della pianta, il corretto stoccaggio, sono alcune delle accortezze, che si devono seguire, per avere un olio extra vergine di qualità.
Ma l'attenzione e la cura, deve continuare, anche quando quella preziosa bottiglia, di succo d'oliva, raggiunge la nostra cucina. Non teniamola alla luce, nemmeno vicina alle fonti di calore, e usiamo piccole bottiglie di vetro, per la sua conservazione.
E come per i vini, ogni olio extra vergine, può essere abbinato ad un piatto ... Un delicato olio extra vergine d'oliva Ligure, andrà benissimo, per condire un pesce o fare un ottimo pesto, o una delicata insalata, per una grigliata di carne o un'insalata di fagioli, o una ribollita, un saporito e caratteristico olio extra vergine toscano, mentre per un buon pinzimonio, un olio umbro oppure ligure ...
Gli abbinamenti, sono veramente tanti, e ora che ho imparato la tecnica dell' assaggio, non mi ferma più nessuno ...
( ho scoperto, che l'olio che mi veniva venduto, tantissimi anni fa, per ottimo olio extra vergine, usava olive raccolte da terra, perché sapeva di terra e di muffa ... attenzione, a voi...non mi fregate più!!)
Eccomi qua con il mio attestato, in compagnia del Presidente dell'Associazione Città dell'Olio Enrico Lupi
Una bellissima esperienza, e un mondo che necessita di essere ancora scoperto ed approfondito..