Alcune settimane fa, sono stata invitata in Liguria, per un educational
sul Pesto di Prà dell'azienda Serre Sul Mare della famiglia Bruzzone e
Ferrari.
Una storia che parte da lontano, dal lontano 1827 anno in cui, la famiglia iniziò a coltivare il famoso oro verde, sulle terrazze che si affacciano direttamente sul mare Ligure.
Un microclima perfetto, tecnologie all'avanguardia che rispettano l'ambiente, la grande esperienza nel settore agricolo, la materia prima che viene coltivata direttamente sul posto, e l'utilizzo di materie prime d'eccellenza. Ecco il segreto di un vero Pesto Genovese.
Basilico Genovese Dop, olio extra vergine d'oliva italiano, Parmigiano Reggiano Dop, Pecorino Romano Dop, pinoli italiani, sale e aglio, anche lui italiano, questi sono gli ingredienti, che sapientemente pestati, danno vita a questa salsa dall'aroma inconfondibile.
Oltre al famoso pesto, Serre sul Mare producono anche il Pesto senza aglio, la Salsa di Noci che ho usato io per la mia ricetta che ho postato qua sotto ed anche l'ultima novità della Famiglia Bruzzone e Ferrari, ovvero il Pesto Rosso al basilico.
Oltre che visitare le serre, la famiglia Bruzzone e Ferrari, ci ha resi partecipi di un interessantissimo show cooking realizzato dalla Chef Tina Cosenza, che ha preparato un piatto da cambusa tutto realizzato con i prodotti dell'azienda.
Un panino al basilico, con acciuga e salsa di noci, un vasetto con verdure, baccalà e pesto di Prà, calamaro ripieno con pesto rosso al basilico, e per dessert un delizioso cremoso al basilico, presentato in maniera veramente carina.
Ed ora ecco qua la ricetta che ho realizzato io, con la loro Salsa di noci...
Non vi do le dosi precise, perché la potete fare direttamente ad occhio, comunque avrete bisogno di...
Lavate l'indivia e asciugatela. Mettete alcune foglie dentro ad una pirofila, riempitele con dadini di brie e pera.
Mettete la teglia in forno, sotto al grill finché il formaggio, non inizierà leggermente a sciogliersi.
Dilite la salsa di noci, con un goccio d'acqua fredda, mescolate e distribuite sui cesti ni d'indivia.
Se volete, potete aggiungere della granella di noci tritate.
E con questo è tutto...ringrazio di cuore Il Pesto di Prà e la famiglia Bruzzone e Ferrari per l'ospitalità, e per avermi fatto scoprire quanta passione è racchiusa, dentro ad un semplicissimo vasetto di vetro.
Il pesto di Prà di Bruzzone e Ferrari Salita R. Ascherio 3a Genova Prà
Quando vado a Porretta, per qualche commissione, mi fermo sempre in una pasticceria in via Mazzini, per comprare gli zuccherini montanari. Una bottega storica, e per storica intendo che sicuramente ha più o meno la mia età, visto che ci andavo anche da bambina. Appena si entra, le narici percepiscono subito il profumo di anice, e lo sguardo rimane incantato sulla montagna di biscotti glassati e profumati, che fanno bella mostra nella vetrina.
Ho sempre pensato che gli zuccherini fossero tipici di Porretta, fino a che non mi sono " accorta", che gli stessi biscotti li facciamo anche noi, qua in vallata e precisamente a Vernio, a pochissimi km da Prato.
In effetti, i km che separano Porretta da Vernio non sono molti, tutte e due si trovano sull'Appennino, uno chiaramente dalla parte Emiliana e Vernio sul versante Toscano, quindi penso che bene o male, si possa parlare se non proprio della stessa ricetta, ma di una ricetta, molto, ma molto simile.
I semini di anice ci sono, il liquore all'anice pure, la glassa idem, e quindi direi che ci siamo.
È una ricetta facile, basta mescolare tutto insieme, formare delle ciambelline e mettere in forno. Poi dovremo glassare le ciambelline con lo zucchero, aspettare che si raffreddino, e finalmente potremmo gustarle.
Io da bambina, partivo sempre dalla glassa... mi impegnavo a staccarla con dovizia e pazienza, un po' con i denti e un po' con le dita, e poi era la volta del biscotto morbido e sbricioloso. Ora che sono cresciuta, non lo faccio più , anche se la tentazione sarebbe forte :)
Questa è la ricetta di quelli di Vernio,
500 g di farina 00
4 uova
50 g di burro
100 g di zucchero
una bustina di lievito
20 grammi di semi di anice
mezzo bicchiere di liquore all' anice
300g di zucchero semolato per la glassa
acqua q.b
Riscaldate il forno a 180°.
Sulla spianatoia fate la fontana con la farina, poi aggiungete gli altri ingredienti,date una bella mescolata e impastate, finché non otterrete un impasto liscio.
Formate delle piccole ciambelline e posizionatele man mano, su una teglia antiaderente.
Infornate e lasciate cuocere per circa 20/25 minuti.
Le ciambelline devono rimanere abbastanza morbide e non croccanti.
Sfornatele e lasciatele intiepidire.
Intanto fate sciogliere lo zucchero insieme a un po' d'acqua, in un largo tegame e quando vedrete che il liquido sarà quasi del tutto evaporato, versateci dentro le ciambelline e con l'aiuto di un cucchiaio mescolate, per far attaccare la glassa.
Mettete a raffreddare sopra ad una gratella.
Gli zuccherini, si possono conservare per qualche giorno, dentro a delle scatole di latta...
La Calabria, non è poi così lontana da Prato...In poco più di un'ora, volando con Rayanair si raggiunge Crotone da Pisa. Giusto il tempo di allacciarsi le cinture, salutare la costa toscana e ci si ritrova catapultati, in una terra sospesa tra terra e mare!
La Calabria, la terra della mia amica Teresa Balzano, quella che solo a nominarla, le fa brillare gli occhi e chiamare il suo blog Peperoni e Patate, proprio come un piatto tipico di questa terra. La Calabria una terra generosa, schietta e spontanea, proprio come coloro che la abitano e la portano nel cuore!
La Calabria, dove il senso del tempo è talmente dilatato che non esiste la fretta, dove le porte di casa e la dispensa della cucina vengono aperte anche a perfetti sconosciuti che ti piombano a casa, una domenica pomeriggio. La Calabria, dove se non ti alzi da tavola sazio e satollo, sembra quasi di non aver mangiato... La Calabria, dove pensi di trovare solo cibo che ti brucierà inesorabilmente le papille gustative con il suo piccante, ed invece ti delizia con la sua delicatezza! La Calabria, dove la musica e le sue canzoni, ti fanno battere le mani, l'anima ed il cuore.
La Calabria, la terra di cui ti innamori in poche ore...
Siamo stati invitati nel crotonese proprio da Teresa, a nome dell'associazione Gal Kroton , il Gruppo d'Azione Locale della Provincia di Crotone, che si occupa di valorizzare e promuovere il territorio ed i progetti, di tutta l'area Crotonese, e poi da Lui, l'Unico, l'Inimitabile, l'Instancabile Piero Romano, proprietario della Fattoria San Sebastiano colui che ci ha ospitate, sfamate, scarrozzate, rendendo indimenticabili, i giorni trascorsi in sua compagnia.
Ma facciamo ordine e partiamo dall'inizio...
Appena atterrate, siamo state accolte da Teresa e dalla sua mitica mamma Elvira, e subito è partita la proposta per andare a visitare una bellissima località li vicina, Le Castella, dove si trova una meravigliosa fortezza perfettamente custodita, che risale alla seconda metà del XIII secolo.
Praticamente la fortezza si erge su una piccola penisola, attaccata alla costa da una sottile striscia di sabbia.
Si pensa che anticamente i castelli potessero essere più di uno, ed è forse per questo che si è usato il sostantivo plurale, per dare un nome a questo luogo, così affascinate.
Le Castella è anche ormai famosissimo, per avere il gelato che si scioglie alla velocità della luce... e si che noi food blogger, siamo abituati a mangiare, ma con quel cono, non c'è stata storia... ha vinto lui! Le tracce del suo passaggio, erano ben visibili sia sugli abiti, che sulle mani!
Da Le Castella, ci siamo dirette verso Strongoli Marina, dove avevamo il nostro appartamento che ci attendeva. Questo è lo spettacolo che ci si è prospettato al risveglio la mattina seguente. Non era il classico appartamento vista mare, ma era proprio SUL mare!
Ormai anche gli altri food blogger, pian piano erano arrivati alla spicciolata... si era fatta una certa ora, la pancia iniziava a brontolare,( il gelato di Le Castella, ci aveva fatto un baffo...) ed era giunto soprattutto il momento di conoscere il mitico Piero Romano, che ci attendeva nella sua Fattoria San Sebastiano.
La fattoria San Sebastiano è una fattoria biologica e biodinamica che si trova immersa in una distesa di olivi antichi, ai piedi dell'antica Petelia o come viene chiamata oggi, Strongoli.
Un'azienda antica, acquistata dalla famiglia Romano ai primi del "900, e Piero che oggi la dirige con tanta passione ed attenzione, ne è il rappresentante della terza generazione.
Oltre ad essere una classica fattoria, con oliveti, vigneti e coltivazioni di grano Senatore Cappelli, da pochissimo tempo, Piero ha aperto anche un delizioso agroristorante ( si può dire agriristorante? ) proprio all'interno della fattoria ristrutturata recentemente!
Venerdì, sabato e domenica, tra canti della tradizione calabra, risate e ottimo cibo, la fattoria apre la sua cucina e i suoi 100 posti , a chi vuol godersi una serata come in famiglia.
E' proprio qua, presso la fattoria, che la mattina seguente abbiamo avuto il primo incontro con alcuni produttori ed i prodotti che fanno parte del paniere del Gal Kroton (Gruppo azione Locale).
Un incontro più che gradito, che ci ha portati ad assaggiare l'olio biologico di Piero Romano, che vanta numerosissimi premi, e se lo si assaggia si capisce anche il perché, di tanto successo!
Le mostarde e le confetture Calabria Gourmet, di Antonio Elia ... cipolle in agrodolce e mostarda di cipolle, oltre alla gelatina di birra, ottenuta con la birra Blandino
Abbiamo conosciuto anche Gian Franco Blandino, dell'omonimo birrificio Blandino, che produce due birre artigianali buonissime, la birra Denis quella più fresca e leggera, adatta come aperitivo o per accompagnare piatti come la pizza e la carne bianca, e la Fraden, una birra da meditazione o per accompagnare risotti , formaggi a media stagionatura e dolci che non abbiano cioccolato al loro interno.
Miele, propoli e caramelle balsamiche al miele: Apicolutura Lucanto (Mesoraca, KR)
E poi i dolci preparati da Nadia, la moglie di Piero ...
oppure la frutta fresca e profumata...
Accompagnati da Piero e da Martino Barretta del Gal Kroton, abbiamo continuato la nostra scoperta dei sapori calabri, proprio nella sede del Gal Kroton, presso Torre Melissa, un'antica torre aragonese, che anticamente proteggeva tutto il territorio, dagli attacchi via mare.
Ecco qua la lista dei produttori.
Caciocavallo Podolico: azienda Parrilla (il proprietario si chiama Bevilacqua) Loc. Vuote 88811 Cirò Marina
Salame di maiale nero: Azienda Leadercoop di Casabona (KR)
'Nduja di maiale nero: Azienda Leadercoop di Casabona (KR)
Sardella: Az. Parrilla Gastronomia Via Scalaretto 88811 Cirò Marina;
Birra artigianale e gelatina di birra: Blandino (Strongoli, KR)
Miele, propoli e caramelle al miele: Apicolutura Lucanto (Mesoraca, KR)
Pecorino crotonese: Azienda Agricola Spina
Sott'oli e olive schiacciate: F.lli Cristiano
Creme piccanti: Az. Sapori e Delizia
Carne Podolica APZ Calabria
Vino: Cantine Riunite di Melissa e Cirò
Confettura (e cipolle agrodolce e mostarda di cipolle) Calabria Gourmet di Antonio Elia
Pane del mitico Mimmo Grillo
e ovviamente l'olio biologico della Fattoria San Sebastiano
E dopo esserci di nuovo rifocillati a dovere, ( si denota si, che in Calabria si mangia bene???) è stata la volta di una rapida visita alla Cantina Cirò e Melissa...
E poi, visto che in qualche modo, dovevamo pur smaltire quello che avevamo mandato giù, è stata la volta della visita a Strongoli, con le sue piazze, le sue case antiche e le sue stradine irte ...
Un paese ancora ricco di fascino.
E venne ancora la sera, una cena fantastica in fattoria San Sebastiano, e poi visto che si era fatto una certa ora ... ( 1, 30 del mattino?) via tutti di corsa a letto, perché alle 5.30 sarebbe suonata di nuovo la sveglia! Ci aspettava una giornata importante, dovevamo vendemmiare!!
Il trattore della fattoria si è messo in moto. Ancora assonnati e silenziosi, siamo saliti sul suo rimorchio, e siamo partiti per vedere l'alba sul promontorio di Vergadoro, possando attraverso i vigneti e gli oliveti.
E poi finalmente la vendemmia ...
E dopo la vendemmia, abbiamo fatto visita all'azienda Spina, dove siamo rimaste rapite da questi esserini appena nati.
Ancora un pranzo ci attende...questa volta in riva al mare al Saint Thomas di Strongoli Marina...
Ed è arrivata anche l'ultima sera... Dopo esserci riposate qualche ora ( credo di aver dormito 7 ore in tre giorni...) Piero, ci ha organizzato una serata fantastica alla fattoria.
Balli, canti... il mitico Salvatore Bellio o Taruzzo cantastorie di infinita saggezza e cultura, il gruppo folcloristico Aqila di Strongoli, nato da pochi mesi ma che ha danzato per noi, coinvolgendoci ( io non ho zompettato...complice una caviglia malandata...) nel loro spettacolo, una tavola lunghissima con tutti i protagonisti che hanno allietato i nostri giorni in Calabria, risate, vino, buon cibo, tutto questo ha prodotto un'alchimia strana, magica, che difficilmente credo che si ripeterà in seguito.
Da perfetti sconosciuti, siamo diventati quasi una famiglia...
La Calabria ci ha regalato tanto, ma soprattutto dobbiamo ringraziare Piero Romano, Martino, tutto il Gal Kroton e chi ci ha aperto le loro porte, facendoci sentire a casa!
Vi lascio un filmato, per farvi vedere questi tre giorni, come li abbiamo vissuti noi...scusatemi per questo post lunghissimo, ma le cose da dire e da farvi vedere erano tantissime...