Arriviamo alla peschiera Sa Madrini, che fa parte del Consorzio Pontis, e lo spettacolo che ci attende, è veramente affascinante. Qua, nello stagno si concentrano una gran quantità di pesci, soprattutto cefali, che venendo dal mare, risalgono i canali e finiscono nelle vasche per essere catturati.
I nostri sono stati subito rilasciati, ma durante una vera e propria pesca, i muggini catturati, vengono usati per realizzare la famosa bottarga. Le uova, dopo essere state estratte dal pesce, vengono salate e lasciate asciugare in appositi spazi, fino a completa essiccazione.
Ecco che così, si ottiene l'oro di Cabras.
Dopo aver assistito alla pesca del muggine, veniamo accompagnati a , dove possiamo visitare le antiche strutture, che risalgono al settecento. Tutto il complesso, serviva alla cattura, alla custodia dell'attrezzatura da pesca, qua si trasformava la bottarga e si vendeva il pescato della giornata.
Il complesso dispone anche di un ristorante, ed è qua che abbiamo preso parte ad una lezione di cucina, sull'utilizzo della bottarga di muggine e sulla cottura dei suoi filetti.
Abbiamo fatto visita, anche all'azienda vinicola Contini a Cabras, azienda fondata da Salvatore Contini, nel 1898.
Le tenute godono di un clima particolarmente favorevole tra la penisola del Sinis, la valle del Tirso e riparate dalle pendici del monte Arci, e questo è un valido aiuto, per ottenere dei vini di grande intensità e profumo, come la vernaccia, il vermentino, il cannonau e molti altri.
Attilio Contini |
Nel tardo pomeriggio, ci siamo ritagliati un po' di tempo per noi, per visitare Capo San Marco, e il suo panorama mozzafiato.
Siamo rimasti affascinati, anche dalla chiesa di San Giovanni di Sinis...
E per finire la serata, prima di partire per l'agriturismo che ci avrebbe ospitato per il nostro ultimo giorno di permanenza sull'isola, abbiamo fatto una sosta al Museo Civico di Cabras, "Giovanni Marongiu", per vedere dal vivo i Giganti di Mont'e Prama, antiche sculture a tutto tondo, risalenti probabilmente al X secolo a.C.
Sono statue che rappresentano pugilatori, arcieri e guerrieri, distrutte da chissà quali mani e chissà per quale oscuro motivo, da qualche antico popolo approdato sul territorio sardo.
E con la visita al museo, si conclude il terzo giorno in terra Sarda.
Ci aspetta l'agriturismo il Giglio per la cena...non possiamo farli aspettare :)
5 commenti:
Pace, bei colori, ottimo cibo, cultura, bella compagnia...cosa si può volere di più? Che bello, Aurora! <3
Ciao bellezza! :-D Sono felice di rileggerti e spero che continuerai a farlo più spesso! in verità non ho dubbi, questa nuova casetta merita, proprio bella! :-D
Tanti bacioni grandi :-*
Ago
E' stata una bellissima giornata questa!
Mi sembra anche di riconoscere qualcuno in una foto :-)
E' stato un bellissimo tour.
Fabio
Cecilia, la prossima volta, ci andiamo insieme :)
Ago...ci siamo distratte, giusto un pochino :)
Grazie per i complimenti al nuovo look...un abbraccio tesoro <3
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