Siamo arrivati a Massama, quando fuori era già buio stanchi ma non affamati... difficile aver ancora fame, quando si viene ospitati dai sardi, e qua abbiamo trovato Antonella Orrù, ad attenderci e a farci da splendida padrona di casa, presso il suo agriturismo il Giglio.
Un antico casolare e una casa padronale ristrutturati, un agrumeto meraviglioso, i campi che vengono coltivati con i prodotti che verranno serviti a tavola, una perfetta azienda agrozootecnica, condotta in maniera esemplare da Marisa, che insieme a suo marito Giglio, oggi purtroppo scomparso, avevano dato via a questo sogno.
Marisa, oggi, continua questo cammino, insieme ai suoi figli, Antonella, Anna, Francesco, e Nanni.
Stefania Pigoni, Cadè Candida e Marina Bogdnovic |
La mattina presto, decido di fare una passeggiata nel magnifico agrumeto, insieme ai miei compagni e compagne di questa magnifica avventura. Non sembra nemmeno Dicembre, l'aria è mite, prevalgono il silenzio e il canto degli uccelli, e ovviamente le nostre chiacchiere, su quello che ci attenderà!
Dopo la ricca colazione, con i dolci preparati da Francesco, fratello di Antonella, inizia la nostra lezione di cucina, tenuta da mamma Marisa.
Anche qua incontriamo gli stessi ingredienti poveri che sono la caratteristica della cucina sarda. la semola, l'acqua, e l'ingrediente principale che non manca mai, ovvero la manualità!
Marisa ci ha insegnato come si preparano i mallureddus, mentre Antonella con un'abilità che ci ha lasciati ammutoliti, ha preparato la fregola, partendo solo da un po' di farina di semola e qualche spruzzo di acqua tiepida salata, mescolandole dentro ad una conca di ceramica, che si chiama scivedda, è riuscita ad ottenere i famosi granellini che accompagnano ogni giorni, le tavole dei sardi.
La fregola così ottenuta, viene lasciata asciugare a temperatura ambiente, per alcuni giorni, e poi viene passata in forno, a bassa temperatura, ad asciugare.
Ma è stato con le Lorighittas, che Antonella ci ha veramente sorpresi. Questo tipo di pasta, viene prodotto esclusivamente a mano, in un piccolo comune in provincia di Oristano, a Morgiongori. Il costo di questa pasta, è veramente elevato, ma se pensiamo che viene fatto, esclusivamente a mano, uno per uno, diciamo che il costo è più che giustificato.
Da un semplice spaghetto ottenuto con il classico impasto di semola, acqua e sale, si ottengono, tutto rigorosamente a mano, degli spaghetti, che vengono poi avvolti per due giri, intorno a tre dita... indice anulare e medio, poi l'eccesso di pasta, viene staccato, e l'anello di pasta, viene attorcigliato su se stesso, con lo stesso movimento che si usa, per caricare un orologio... avete capito tutto? Uhmmm, credo di no, allora vi lascio il video :)
Ringraziamo Marisa, per averci fatto partecipi della sua meravigliosa lezione di vita...perché non è stata solo una lezione di cucina, e ci avviamo a piedi, a poche decine di metri dall'agriturismo, dove la famiglia Orrù, ha l'azienda dove alleva e coltiva i prodotti che vengono serviti ogni giorno sulla sua tavola.
E dopo un lauto pranzo, arriva il momento dei saluti. La nostra avventura in Sardegna volge al termine, abbiamo passato 4 giorni magnifici, alla scoperta del suo territorio e delle sue tradizioni.
Devo quindi ringraziare, le Camere di Commercio di Sassari ed Oristano, per averci ospitati, l'ANCO, l'Associazione Nazionale dell'Olio che insieme ad Aifb, ha organizzato questo meraviglioso viaggio, tutte le strutture che ci hanno ospitati, e i miei compagni/e di questa avventura.
credits Fabio D'Amore |
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per avermi fatto visita ed aver commentato!
Ti chiedo solo una cortesia, quella di firmare il tuo commento, soprattutto se è un commento anonimo, perché altrimenti non verrà pubblicato.
Grazie per la comprensione