Il Calendario del Cibo Italiano, continua ogni giorno a pubblicare ricette meravigliose, che ci fanno sentire orgogliose di appartenere ad una tradizione come quella della cucina italiana, con le sue mille sfaccettature e ricette che variano da regione a regione.
Oggi è la Giornata Nazionale dei Canederli, uno dei piatti tipici della cucina del Trentino Alto Adige, una pietanza che è l'emblema della cucina di recupero e della cultura contadina, dove dall'assemblaggio di ingredienti poveri, come il pane vecchio, la cipolla, poca farina e qualche salume, si ottiene un piatto appetitoso, ma soprattutto sostanzioso, che sicuramente avrà nutrito e ristorato tantissimi contadini e quando la sera tornavano stanchi ed affamati dai campi e dai pascoli.
Ci sono tantissime varianti dei canederli, si va da quelli classici che prevedono pane, latte, cipolla, e speck nel loro impasto e poi dopo essere stati bolliti nell'acqua salata vengono serviti in un ottimo brodo di carne, ai canederli di carne di vitello o di manzo, ai canederli di patate e ciccioli, oppure di grano saraceno e addirittura ne esistono anche alcune versioni dolci, per soddisfare anche la parte golosa.
Questa versione che ho preparato io, è quella della Val d'Ultimo o Ultental, come si dice in tedesco, una zona a sud di Merano, che comprende quattro località, San Pancrazio, San Valburga, San Nicolò e Santa Geltrude e nella versione originale, nell'impasto spesso vien spesso a aggiunto, del cervello di vitello tritato.
E ora la ricetta
15 commenti:
Che bella questa versione con la ricotta Aurelia ! Bello il post è brava tu 😉
Un abbraccio
Pippi
Ti sono grata per non aver incluso il cervello di vitello...preferisco la ricotta e questa versione molto elegante e delicata è stupenda!
Lauretta, ci sono un sacco di versioni di queste gustose pallottole di pane, questa è solo una delle tante... la tua è un inno al riciclo!!!
Un abbraccio a te
Ma che bello, non sapevo si potessero fare anche con la ricotta :)
Meravigliosa e delicata ! A casa mia si facevano spesso ma mia mamma li serviva al posto del pane quando faceva la carne in umido...provaci !
Sabrina, anche io non amo molto quel tipo di frattaglia, anche se ai miei bimbi quando erano piccoli, una volta alla settimana glielo propinavo, su indicazione del pediatra :)
Comunque si, sono veramente buoni e delicati :)
Si Francesca, si fanno anche con la ricotta e ne esistono anche versioni dolci :)
quante cose si imparano con questo Calendario.
Detto da te, èun consiglio da seguire ad occhi chiusi. Ho letto nel post di Solema che venivano serviti anche di contorno al gulash, quindi devo solo provare.
Grazie mille del consiglio, amica mia
Bravissima bella proposta, i canederli è un piatto ricco perchè molto versatile io questi li vedrei anche accompagnati con della marmellata di mirtillo rosso
ciao
Bellissima versione, a me piace molto anche il cervello, quindi se dovessi farli non mancherò di metterlo!
Questo Calendario è già una ricchezza inestimabile...e abbiamo appena cominciato!!
Un abbraccio, Aurelia!
Il fatto che ci sia la ricotta nell'impasto me li fa amare ancor di più. Lo ammetto, io sono tra i tanti che non hanno il coraggio di provare il cervello... Raffinati e gustosi, grazie :)
Toc Toc! C'è nessuno??? :-D
Ciao bellissima!!! Come stai? Sai che i canederli non li so fare? Li ho fatti solo una volta, ma non mi son venuti per niente bene...li ho assaggiati di recente, ma erano comprati e non mi hanno particolarmente entusiasmato, i tuoi però hanno davvero una bella faccia! Secondo te, posso eliminare parte di latticini con qualcos'altro?
Intanto ti faccio tantissimi auguri per questo nuovo anno e ti mando un mega bacione!
Ago
Adoro la ricotta e questa versione mi piace molto; meno male che non hai messo il cervello tritato della ricetta originale, così potrò rifarli!
Con la ricotta!! Che buoniiiii
pant pant.. arrivo- ma li ho in mente da due giorni, questi canederli, anche perchè mi riportano ad una delle vali più belle dell'Alto Adige- così lontana dall'eleganza di Merano, così selvaggia, così maestosa. So solo io quanti canederli ho mangiato :-) là in mezzo, conditi da quell'appetito che solo la montagna sa dare: e proprio leggendo questo tuo post mi son venuti in mente quelli di ricotta, che erano e sono spettacolari. ancora di più se realizzati dalle tue mani megiche. (che poi ora la nostalgia per tutto prenda le forme di una valle ombrosa e di una ricotta vaccina che mi sognavo anche a Genova, figuriamoci qui questa è tutta un'altra faccenda... ma dovrò imparare a farci i conti, mi sa...:-)
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