mercoledì 20 gennaio 2016

La pasta alla carbonara di Luciano Monosilio





C'è un piatto che in assoluto rappresenta mio fratello e la sua abilità ai fornelli, e questo piatto si chiama spaghetti alla carbonara. 
Non per la tecnica, perché di errori ora che conosco la ricetta originale, ne ha fatti e continua a farne, ma per la pazienza e l'accuratezza che mette nel tagliare la pancetta (si, ho scritto pancetta e questo è il primo errore) tutta precisino ed attento, nel tagliare a bastoncini perfetti, la striscia saporita di carne di maiale.
La sua pasta alla carbonara, ha accompagnato le nostre estati in montagna, e non oso pensare a quante uova e parmigiano ci siamo ingurgitati in tutti quegli anni, ma so che mi sono divertita un sacco a vederlo davanti ai fornelli, un po' meno quella volta, che dopo aver messo a rosolare la pancetta, una folata di vento improvvisa ha fatto spalancare la finestra che si trova proprio dietro al coperchio della cucina a gas! Avete presente la dinamica? Finestra che si apre, sbatte nello sportello, lo sportello si è chiuso ed ha centrato in pieno il tegame, che a sua volta è fiondato a terra ( pavimento di cotto rosso toscano e pietra di fiume intorno al camino, lavorata a scalpello) e in un nanosecondo il nostro pranzo era saltato ed avevo il pavimento che somigliava ad un campo da battaglia.
Vi avrei fatto vedere le nostre facce, ma soprattutto quella di mamma, che scuoteva la testa, ripensando ai figli che aveva dato alla luce!!

A prescindere dal fato funesto, adoro questo piatto, aspetto il sabato, quando siamo tutti e quattro a casa insieme, per preparare la MIA carbonara perfetta...si, insomma, mia...diciamo quella di Luciano Monosilio, che quasi un anno fa, a Identità Golose, mi ha fatto scoprire il sapore della pasta alla carbonara. 
Luciano Monosilio è lo chef del Pipero al Rex a Roma,il ristorante del mitico Alessandro Pipiro, e la sua carbonara è La Carbonara!

Guanciale di Maiale e non pancetta, tagliato a cubetti di un cm, 1/3 di parmigiano o grana e 2/3 di pecorino romano e un tuorlo d'uovo biologico a persona, tutto insaporito con una abbondante macinata di pepe nero fresco e quando dico abbondante, intendo proprio abbondante
Se i commensali sono molto numerosi è preferibile usare pasta corta, come i mezzi paccheri, che tengono meglio la cottura e sono più gestibili, mentre se intorno al tavolo si siedono dai 4 persone, lo spaghetto va benissimo, ovviamente un buon spaghetto trafilato a bronzo, di quelli che dopo i suoi minuti di cottura, rimane ancora tenace e non s'affloscia!

Queste sono le regole d'oro da seguire, semplici, poche e chiare, che fanno di un piatto di per se semplice, un piatto che difficilmente dimenticherete.
E' per questo che per il Calendario del cibo Italiano e per la Giornata Nazionale della Carbonara di cui Ambasciatrice perfetta è Tamara Cinciripini autrice del blog Perle e Ciambelle e sicuramente nel suo post, ci svelerà ancora tantissimi segreti, sul come cucinare la carbonara perfetta!

Non so se l'ho già scritto in qualche post, ma il Calendario del Cibo Italiano, mi sta dando l'opportunità ogni giorno di imparare cose che non conoscevo. Ogni giorno ne scopro di nuove e il confronto tra i soci Aifb, con le loro tradizioni e ricette, rende più ricchi, tutti noi!













per 4 persone 
  • 280 g di spaghetti
  • 80 g di guanciale
  • 4 tuorli d'uovo biologici
  • 30 g di pecorino romano
  • 20 g di parmigiano reggiano
  •  pepe nero




Procedimento

Mettete i tuorli dentro ad una ciotola, unite i formaggi grattugiati e una bella macinata di pepe nero.
Mescolate bene con una frusta.
Tagliate il guanciale a cubetti di 1 cm per lato e fatelo rosolare dentro ad una padella antiaderente, finché non sarà croccante  fuori e morbido dentro.
Scolate il grasso che si sarà formato, mettetelo da parte senza gettarlo,  e mettete la padella con il guanciale e raffreddare.





Mentre cuociono gli spaghetti, prendete la ciotola dove avete mescolato i tuorli ,mettetela sopra alla pentola dove state cuocendo  pasta e montate i tuorli per circa 30 secondi, come se fosse uno zabaione.

Scolate gli spaghetti e versateli ancora umidi nella ciotola con le uova e i formaggi, mescolate velocemente con un forchettone, unite  i cubetti croccanti.
Aggiungete un po' di acqua della pasta, se per caso ce ne fosse bisogno e unite anche  un po' del grasso che avevate tenuto da parte.
Mescolate ancora e ora impattate. Ricoprite con il formaggio grattugiato e una generosa macinata di pepe.



19 commenti:

Unknown ha detto...

Mi hai fatto venire già fame, me ne mangerei un piatto...

Mila ha detto...

Certamente uno dei piatti preferiti da mio figlio (8 anni!!!)

Aurelia ha detto...

Dillo a me...mi sono fatta un giro tra i blog e mi sa che oggi, si va di Carbonara :)

Aurelia ha detto...

Mila, per favore, dai un bacio in fronte a tuo figlio, da parte mia!!! piccolo intenditore!

www.natosottoilcavoloblog.com ha detto...

Aureliaaaa mannaggia...io ho lo yogurt sul tavolo...che schifo...cercate di fare foto brutte per favore!

Marina ha detto...

Chapeau...

Aurelia ha detto...

Sabrina, appena ho letto yogurt, mi hai fatto una tenerezza infinita...su, su, che poi ti mangi una bella carbonara :)

Aurelia ha detto...

Merci, mademoiselle ...

Valentina de Felice ha detto...

Aurelia... ne ho tantissime da dire in questa giornata così golosa... anzitutto, mi hai fatto venire fame di mattina presto, ammetto che avrei volentieri mangiato il tuo piatto di spaghetti piuttosto che il pane burro e marmellata di questa mattina a colazione. Di questa ricetta mi piace tutto, da come la hai introdotta, dalla spiegazione che hai dato, alle foto, bellissime. E' complicato fare "primipiani" così ravvicinati di un piatto senza rendertelo stucchevole, mentre le tue foto, fatte con una maestria che appartiene a pochi, seppure "dentro" al piatto, sono bellissime, e lo rendono se possibile ancora più invitante! Concordo con te sulle considerazioni sulla possibilità di crescita e arricchimento che il Calendario ha dato ai soci dell'AIFB, e per citare proprio te, "ha dato modo di conoscere persone bellissime, le cui vie, magari in altri modi e tempi, mai si sarebbero incrociate". Bravissima e complimenti!

Unknown ha detto...

Che dirti Aurelia... spettacolare!!! Marianna

paola baronio ha detto...

Ho mangiato carbonara per anni, poi è arrivato lui che odia le uova, e ora sono anni che non la mangio....mi è venuta una voglia ora.

Aurelia ha detto...

Paola, ma "Lui", non può guardare da un'altra parte, per almeno un giorno? :)
ahhh, queste donne, con il loro spirito di sacrificio.
Un abbraccio

Aurelia ha detto...

Ma grazie mille Marianna ;)

Aurelia ha detto...

Valentina, tu fai parte di quelle persone... avevo perso anche l'abitudine di commentare gli altri blog, ed invece da qualche settimana, sono felice di venire a farvi visita.
Per le foto, non è merito mio, ma del mio lato goloso :)
Un abbraccio

Anna Luisa e Fabio ha detto...

Chissà perché, anche a casa mia di solito si preparava al sabato. Un piatto seplice ma gustosissimo che non mangio da una vita, ora che ci penso.

Fabio

Unknown ha detto...

Ti giuro che queste foto fanno gola anche ad una vegetariana come me, mangerei molto volentieri quella forchettata di spaghetti, poi magari dopo direi di non essermi accorta della pancetta....ma questo dopo...

Unknown ha detto...

Ti giuro che quelle foto fanno gola anche ad una vegetariana come me! Mangerei molto volentieri quella forchettata di spaghetti, magari dopo direi di non essermi accorta della presenza della pancetta, ma questo dopo....

Aurelia ha detto...

Te lo spiego io...il sabato dovrebbe essere il giorno in cui siamo tutti a casa, o perlomeno il giorno in cui tutti rincasano alla stessa ora, perché la carbonara non ammette ritardi, pena, na ciofeca di piatto!! :)
Bacione

Aurelia ha detto...

Cristina, mi sono ribaltata dalla sedia ed ho detto tutto!!
Riuscire ad ingolosire una vegetariana, con questo piatto, vuol dire che forse quello che faccio, lo faccio bene :)
Un abbraccio e grazie mille

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