Pesca forza tira pescatore
pesca non ti fermare
poco pesce nella rete
lunghi giorni in mezzo al mare
mare che non ti ha mai dato tanto
mare che fa bestemmiare
e si placa e tace senza resa
e ti aspetta per ricominciare
e ti aspetta per ricominciare...
Pierangelo Bertoli e Fiorella Mannoia
Eh si, mia cara Anna Maria, il mio povero pescatore non ha trovato molti pesci nella sua rete, il mare è stato avaro e quindi ha deciso di cambiare tecnica. Si è diretto a riva e attraccata la sua vecchia barca al molo, l'ha assicurata con le cime, si è diretto verso il pontile insieme alla sua canna da pesca e qualche manciata di bigattini che gli saranno utili come esca. Il sole oramai sta tramontando, ma è proprio questo il momento giusto per la pesca Ha preparato il tutto con cura, ha steso la sua lenza con la bolognese ed ha atteso paziente che qualche pesce affamato adocchiasse il suo bigattino giallo.
Ha aspettato, ha rilanciato, ha cambiato l'esca che alcuni pesciolini troppo ingordi avevano iniziato a spiluccare e finalmente ecco che il galleggiante ha un piccolo cenno di discesa e scatta la ferrata.
La lotta è dura, il branzino cerca di guadagnare il largo, ma il pescatore ha la meglio e nel suo retino, dopo alcune ore di pesca notturna, fanno bella mostra di se, due bei branzini che presto diverranno il pranzo di domani.
Il pesce lo ha catturato, in casa non mancano mai ne gli odori ne i pomodori, e poi ha quell'origano così profumato, che sicuramente darà un'aroma particolare al suo brodetto...
Alla prima lettura del post, ho pensato subito di preparare un bel cacciucco alla livornese, poi come mio solito ho avuto mille ripensamenti, fino a che non sono arrivata a questa ricetta qua, trovata tra le pagine di un libro di Petroni, dove facevano bella mostra di se tutti i brodetti, zuppe, cacciucchi di quasi tutta Italia, ma lei con la sua semplicità, mi è apparsa perfetta.
Manca la nota acida del vino, perdonatemi, ma in questo brodetto secondo me non ci va, è perfetto così con il suo profumo di origano e pomodoro, che insieme danno un anticipo dell'estate e poi il branzino è un pesce dalla polpa delicata e gentile e non ho voluto fargli uno sgarbo.
Premetto che prima di fare la ricetta, ne ho parlato con mio marito, che è il palato difficile della famiglia, il Cracco de noialtri che ti guarda, mastica, rimastica e poi dopo un silenzio lungo un mese, si lancia nella diatriba del manca il sale, oppure io avrei messo questo o quello, oppure un mugugno breve e conciso, che indica il suo gradimento. Insomma, ritornando alla ricetta, dopo che gli avevo spiegato cosa volevo cucinare e dopo il suo ormai noto scetticismo verso tutto quello che si mangia armati di cucchiaio, entra in cucina proprio mentre i branzini stavano riposando nel loro brodo e appena li ha visti ha esclamato ."Nooooo, così li rovini!!!!" Giuro che me lo sono immaginato basso, gnudo e pelato come Gollum del Signore degli anelli!!!
Dopo che "gentilmente" gli ho chiesto di uscire dalla cucina, e chi mi conosce bene sa, come posso essere gentile alle volte, la sera a cena il signor Calamai ha avuto modo di assaggiare il brodetto e prima ha guardato nostra figlia con fare mesto e rassegnato poi ha sospirato e finalmente ha infilato in bocca quel cucchiaio, assaporando il primo boccone, per poi farne seguire un secondo, un terzo, finendo la sua scodella e riprendendone un'altra porzione!!
E se questo brodetto, ha passato l'esame del signor Calamai, vuol dire che è veramente buono.
Ah, il pane di accompagnamento, è semplicissimo pane toscano leggermente abbrustolito, che è servito per fare una fantastica scarpetta.
Squamate i branzini, poi sventrateli ed eviscerateli e metteteli in un tegame che li possa contenere comodamente, poi copriteli con 1 litro e mezzo d'acqua fredda aggiungete una foglia d'alloro e portate ad ebollizione. L'acqua deve fremere delicatamente e non bollire troppo violentemente per non rischiare di sciupare la polpa del pesce.Fate sobbollire per 15 minuti, poi spegnete il fuoco e la sciate intiepidire i pesci dentro al loro brodo.
Una volta intiepiditi, spellateli, e spolpateli, togliendo tutte le lische e lasciando che la polpa non si spezzetti troppo.
Filtrate il brodo di pesce e lasciatelo da parte.
Fate un battuto con gli odori.
In un tegame mettete qualche cucchiaio di olio extra vergine d'oliva e aggiungete il trito che avete preparato in precedenza e fatelo appassire a fuoco moderato, unite i pomodorini , il prezzemolo tritato e un pizzico d'origano; salate e pepate e fate cuocere per una decina di minuti.
Unite la polpa del branzino e coprite con il brodo di pesce.
Fate cuocere per pochi minuti e servite il brodetto insieme a delle fette di pane abbrustolito
7 commenti:
Semplice, bello e sicuramente buono il tuo brodetto di branzino. Immagino la goduria della scarpetta con il favoloso pane toscano... :-)
Ecco... e se proprio lui non ha proferito parola, ma ha fatto il bis... direi che lo hai "colpito e affondato"" ...così si fa..mia cara
Eh si...la scarpetta è sempre la parte migliore del piatto ! È quel timbro di goduria e soddisfazione. Quel dire: si, mi è proprio piaciuto 😊
Guarda, a veder quel pezzetto di pane sciocco tuffato in quel sughetto saporito, mi son salite le lacrime agli occhi! Che nostalgia! Ma di che si lamenta il signor Calamai, scusa?
Ho un signor Calamai in casa pure io :) il tuo brodetto di branzino pare anche a me perfetto così, e vista la bontà lo preparerò presto, i bimbi ne andranno matti!
grazie Aurelia!
Uhhhhh che voglia di pucciarci il pane, in quella zuppa!
Bravissima, Aurelia!
"Ha infilato in bocca quel cucchiaio..." che se non l'avesse fatto il signor Calamai l'avresti fatto tu, il ficcare il cucchiaio intendo, con la gentilezza ferma che alcune di noi conoscono :) Forse è stato un bene che il pescivendolo e la pescheria non ti abbiano dato una mano altrimenti non ci avresti deliziati con la tua ricetta che, tanto per dire, fu proposta anche da Bartolomeo Scappi, nel suo "Potaggio di Branzino". E' proprio fortunato chi si siede alla tua tavola. Un abbraccio. Anna Maria
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