Che io ami preparare e mangiare una bella pizza calda e fumante è risaputo; se cercate in giro per il blog troverete altre ricette e sperimentazioni, ho provato la maturazione in frigo, l'impasto diretto, le varie miscele di farine, ho prodotto successi e insuccessi, partendo da una pizza che più che una pizza era un frisbee atto ad uccidere per arrivare a quelle di queste settimane di sperimentazioni, grazie a Antonella Golino del blog La Trappola Golosa, ovvero il terzo giudice della sfida n°58 dell'MTChallenge.
Antonietta, con la professionalità e serietà che la contraddistingue, non ha elaborato solo una ricetta da seguire per questa sfida dal sapore tutto Partenopeo, ma ne ha prodotte addirittura tre, per soddisfare tutti i gusti della community; la pizza con l'impasto diretto secondo il disciplinare, la pizza in teglia con il metodo diretto e la maturazione in frigo ed infine la pizza con il lievito madre, che non ho nemmeno preso in considerazione, perché io sono una madre snaturata di quelle che se lo ha in frigo, difficilmente riesce a vivere sano e rigoglioso.
Antonietta ha scritto un post meraviglioso su tutte le accortezze da seguire per ottenere una pizza perfetta, che vi invito ad andare a leggere, mentre qui da me, troverete le indicazioni e la ricetta che ho elaborato.
Devo dire che con le farce vi potete sbizzarrire;
Misurate per prima cosa l'acqua che deve essere oligominerale, per evitare che possa contenere cloro che potrebbe rendere difficoltosa la lievitazione. Dal totale del liquido, prelevatene una piccola quantità e inseritela in due ciotole differenti in cui scioglierete il lievito di birra e nell'altra il sale.
Versate il liquido contenete il lievito di birra in una boule di vetro e iniziate a versare a piccole dosi, la farina setacciata alternandola all'acqua, terminati i due ingredienti aggiungete l'acqua in cui avete sciolto il sale e iniziate ad impastare per circa 10 minuti, finché il tutto non sarà ancora leggermente appiccicoso, poi mettete l'impasto sul tavolo e lavoratelo per altri 20 minuti, piegandolo e schiacciandolo finché non sarà divenuta una palla liscia e setosa.
Inserite la palla in una ciotola e copritela con la pellicola per alimenti, lasciatela lievitare per circa 2 ore o finché l'impasto non sarà raddoppiato ( dipende dalla stagione e dalla temperatura che abbiamo in casa).
Prendete il panetto e dividetelo in 4 pezzi, di circa 180 g oppure in 3 da 250 g, e formate i panetti pirlandoli ( mettete le mani quasi a coppa , leggermente discoste e fatevi ruotare la palla di pasta tenendo i palmi appoggiati sul piano di lavoro, noterete che diventerà sferica e che la parte inferiore si sigillerà). Mettete i panetti dentro ad una cassetta da lievitazione se l'avete, ricoprendoli con un telo di cotone che non abbia odori. Sigillate il tutto con una busta grande di plastica che eviterà alla pasta di seccarsi. Lasciate lievitare per 6 ore.
Portate il forno alla massima temperatura e scaldate anche la teglia che userete per la cottura ( io ho un fornetto elettrico che arriva a temperature elevate dotato di pietra refrattaria, che viene riscaldato sia dalla fiamma del fornello a gas per quanto riguarda la base inferiore, sia da una resistenza posta sulla parte superiore)
Stendete i panetti, partendo dalla parte centrale, sulla tavola di legno spolverata di farina di semola, usando la punta delle dita e allargandolo pian piano. NON USATE IL MATTARELLO ma usate le mani chiuse a pugno, per evitare di bucare la superficie della pasta.
Se optate per la cottura del forno tradizionale, estraete lo stampo inserite la pasta e conditela con gli ingredienti che più gradite, altrimenti se avete un fornetto, adagiate la pasta sulla pietra e farcitela direttamente li sopra.
Pizza con patate e salsiccia
Per 3 pizze da 250 g
3 patate novelle medie
mozzarella fior di latte 240 g
due salsicce toscane
rosmarino fresco
sale
pepe
olio extravergine d'oliva
Lavate le patate e non sbucciatele e tagliatele a fette con la mandolina.
Prendete una padella, versateci un filo d'olio e rosolateci le fette di patate , salandole e pepandole.
Sulla base della pizza distribuite la mozzarella stracciandola con le dita, disponeteci sopra le fettine di patata, i pezzetti di salsiccia e alcuni aghi di rosmarino.
Cuocete fino a che il cornicione non sarà dorato.
Nel mio fornetto bastano 2/3 minuti.
Un filo d'olio extravergine e servitela ben calda.
La stessa pizza l'ho preparata varie volte nel corso della settimana, riscuotendo ancora successo; questa volta ho preparato una semplice Margherita, con pomodori pelati schiacciati con le mani e conditi con un pizzico di sale, pepe e un filo d'olio. Ho aggiunto della mozzarella fior di latte ed ho grattugiato sulla superficie del pecorino fresco Sardo! Buonissime!
Grazie ancora ad Antonietta, ma sopratutto grazie all'MTChallenge!
10 commenti:
Patate e salsiccia: una delle più buone in assoluto. Per fortuna stasera vado a fare un workshop sulla pizza (per rimanere in tema!) altrimenti sarei morta di fame davanti a questo spettacolo. Un abbraccio :-)))
La prossima che faccio la farcisco come la tua!
Bella scrocchiarella deve essere!
Ora, anche senza volerci vedere doppi sensi :-D, l'abbinamento patate e salsicce è sempre un must! :-D Oggi per esempio si usano anche i crocché di patate sulle pizze, quindi è un ingrediente che ci sta! :-)
Fabio
Ma grazie a te Aurelia cara per l'amore e la passione contagiosa che viene fuori da questo bellissimo post, che ti hanno permesso di ottenere dei risultati eccellenti partendo dal panetto fino all'alveolatura della fetta
Riguardo la farcitura, classica ma non banale, trovi tutta la mia ammirazione
Giovanna, ma grazie :)
Grazie per la fiducia, Silvia ;)
Da questa impressione dalla foto, vero?
Ciao bella :)
i doppi sensi ce li hai visti tu, e io dopo che me li hai fatti notare!! Io sono una bimba brava e priva di malizia...ahahah Il prossimo titolo del post, lo studierò a tavolino, come gli ingredienti da usare!!
Un abbraccio, impenitente di un Fabio!
detto da te è un grandissimo complimento!
Grazie a te, per avermi dato l'opportunità di migliorarmi, ancora una volta.
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