Quando ero una bambina i dolci per la colazione erano prettamente i ciambelloni che sfornava mamma , oppure il classico pane burro e marmellata, intervallati da dell'ottima schiacciata toscana all'olio, bella unta, che veniva inzuppata nel latte caldo ( se non avete mai provato questo abbinamento, vi siete persi una delle cose più buone della vita).
I biscotti e le merendine confezionate, sono apparsi verso la fine degli anni 70, ma erano pochissime varietà e chi produceva le "pastine" erano una o due aziende al massimo, e quella più famosa pubblicizzava i suoi prodotti con una famiglia sempre felice e sorridente che viveva dentro ad un mulino!
Sarà stato il mio metabolismo supersonico, ma mi ricordo molto bene che una pastina non mi bastava mai; aprivo il sacchettino di cellophane ravanavo dentro alla scatola e tiravo fuori tre o quattro pastine, che ingurgitavo in un nanosecondo, tanto ancora il mio lato B era alquanto insignificante, ed ero ancora ignara del fatto, che sarebbe cresciuto in maniera esponenziale, solo molti anni dopo!
Fortunatamente mamma, non è che fosse molto propensa nell'acquistare certe cose, e quindi la colazione casalinga era quella che andava per la maggiore!
In fondo con un po' di farina, uova, zucchero e una bustina di lievito, mescolati a volte con le mele, oppure le mandorle o nocciole, da che mondo e mondo, il risultato che uscirà dal forno sarà sempre una torta di quelle buone, sane e che profumano di casa.
Certo è, che non sempre è così facile e semplice ottenere dei dolci soffici e friabili; ci vogliono mille accortezze e mille trucchi, che si imparano nel corso del tempo, tramandandoli da madre e figlia, oppure ci vengono svelati dalle amiche, quando gli "rubiamo" le loro preziose ricette di famiglia.
La Paneangeli, che tutte noi conosciamo, ha pensato di venire incontro a chi non ha bel chiaro le tecniche ed i segreti per ottenere dolci praticamente perfetti; andando sul sito potrete scaricare l' e-book Paneangeli sui trucchi e segreti in cucina, che spaziano dalla preparazione ai consigli per la decorazione, che sicuramente potranno esservi utile, sopratutto se siete alle prime armi e volete dilettarvi in cucina.
Sapete che...
"Per gli impasti lievitati che prevedono l’utilizzo di patate,
è consigliabile scegliere la qualità per “gnocchi”. Questa
varietà a pasta bianca è ricca di amido e contribuisce a
dare la giusta consistenza agli impasti sia dolci, sia salati
amalgamandosi perfettamente alla farina, senza lasciare
grumi, oppure per chi non gradisce il liquore, può
bagnare il pan di spagna con la
stessa quantità di succo di frutta
(qualsiasi gusto), di caffè per un
gusto più aromatico, o di latte
per un sapore neutro..."
Ecco, questi sono solo due semplici esempi di quello che potrete imparare scaricando l'e-book.
E ora torniamo alla ricetta di oggi.
E' un plumcake estremamente soffice, adatto per essere consumato a colazione, che rimane morbido ed umido, proprio come quelli "famosi" della famiglia felice che vi dicevo prima, ed è perfetto inzuppato nel latte, oppure spalmato con dell'ottima confettura casalinga.
Se per caso vi avanzasse, ricordatevi che lo potete mantenere fragrante per qualche giorno avendo l'accortezza di sigillarlo dentro ad un sacchetto per alimenti.
Plumcake soffice allo yogurt
La ricetta originale la trovate qua, su Tavola Arte e Gusto
Montate le uova con lo zucchero, una presa di sale, la vaniglia e la scorza di limone, finché la massa non sarà spumosa e chiara; ci vorranno circa 6-7 minuti, poi unite a filo l'olio, facendolo scorrere sulla parete della ciotola della planetaria.
Setacciate la farina con la fecola e il lievito e aggiungetene due cucchiai al composto che state montando a velocità non troppo sostenuta, unite anche lo yogurt ed infine il resto della farina, sempre a velocità bassa.
Versate il composto nello stampo da plumcake, imburrato ed infarinato e cuocere in forno statico a 170° per circa 45'.
Prima di sfornarlo provate con uno stecchino se il plumcake è cotto; se ne uscirà pulito ed asciutto è il momento di sfornare il vostro dolce.
Una volta intiepidito, estraetelo dallo stampo e lasciatelo raffreddare su una gratella.