Avete mai provato ad andare in cerca di tartufi?
Io sono figlia di due grandi fungaioli e nel mio dna oltre ai vari cromosomi, sicuramente si celano anche le spore dei porcini! Sono cresciuta seguendo mamma nelle selve di castagni, ci alzavamo alle 5 del mattino per essere nel bosco quando il sole avrebbe fatto capolino, mi ha insegnato tutti i trucchi del mestiere e fino a qualche anno fa li ho sfruttati al meglio in compagnia di mio marito riportando a casa discrete quantità di funghi, ma da qualche anno a questa parte la natura sembra che ci sia rivoltata contro; nonostante le copiose piogge, il susseguirsi delle giornate ventose asciuga di nuovo il terreno e dei preziosi porcini nemmeno l'ombra.
Ma i tartufi no! Nonostante la mia casa di montagna, si trovi al confine con l'Emilia e in quella zona si trovino i preziosi tuberi ( con tanto di cartelli raccolta funghi e tartufi lungo il bordo strada), non ho mai trovato un tartufo, se non per caso.Si per caso! Il classico colpo di fortuna inaspettato, durante una passeggiata in un parco insieme al mio fidanzato ora marito, razzolando con un piede stile gallina è affiorata una piccola pallina dal terreno dal profumo inconfondibile, e dopo il primo attimo di stupore l'ho lasciata dove l'avevo trovata perché a 16 anni, m'importava un tubo dei tartufi, mi intrigavano di più i baci di più del signor Calamai!
Poi con il passare degli anni e l'apertura del blog, ho avuto la fortuna di incontrare tantissime persone interessanti e di fare esperienze che mai mi sarei sognata di fare, come questa truffle experience, in compagnia di Giotto e di Cristiano tra i boschi di Forcoli, in una fredda mattina di Gennaio di qualche anno fa dove ho potuto vedere dal vivo la vera "caccia" al tartufo, una cosa che se non avete mai provato vi consiglio di fare. E' talmente emozionante vedere la sinergia che si crea tra uomo e cane, il grande rispetto e amore dell'uno verso l'altro, che se anche correrete dietro a quei due scalmanati, sarete certamente ripagati per tutto lo sforzo quando vi fermerete ad osservare due zampe bianche che scavano come forsennate, per liberare dalla terra il tesoro che si cela la sotto.
I tartufi che ho usato per questa ricetta, sono tartufi scorzoni, chiamati così per la loro scorza ruvida, che si trovano nei boschi nel periodo estivo che va da Agosto a Settembre, meno nobili del più regale tartufo bianco, ma se saputi trattare regalano anche loro un buon profumo e un ottimo sapore al piatto che prepareremo, e poi diciamolo sono anche molto economici.
Se vi capita di acquistarne molti e non potete consumarli subito, vi consiglio di avvolgerli uno per uno nella carta da cucina che assorbirà l'umidità e di inserirli in un contenitore di vetro per alimenti; li potrete conservare in frigo per un massimo di 7 giorni cambiando la carta ogni giorno.
Tagliatelle al tartufo estivo
Pulite bene il tartufo, spazzolandolo sotto un getto leggero di acqua fredda, utilizzando uno spazzolino a setole medio dure.
Prendete una larga padella, versatevi l'olio, e unite anche gli spicchi d'aglio leggermente schiacciati e non sbucciati.
Fatelo scaldare a fuoco basso, attenzione perché l'aglio non deve assolutamente colorire, poi togliete la padella dal fuoco e lasciate per qualche minuto che l'olio e l'aglio si insaporiscano.
Grattugiate il tartufo e versatelo nella padella insieme all'olio e lasciatene un pezzetto intero, per poi affettarlo sottile al momento in cui servirete il piatto.
Rimettete la padella sul fuoco, salate leggermente e fate insaporire per un paio di minuti.
Cuocete le tagliatelle, poi scolatele e ancora umide fatele saltare nella padella.
Affettate il tartufo rimanente e servite