Spesso mi metto in gioco con me stessa, sopratutto per quello che riguarda la cucina, cercando di alzare quell'asticella della difficoltà, che spesso mi ha fatto molta paura.
Quando ero una giovane sposina e decisi con mio marito di abbandonare il mio lavoro per accudire al meglio i nostri figli, una persona che conoscevo mi disse che la scelta che stavo per fare era quella giusta e che avrei avuto tanto, tantissimo tempo da dedicare alla cucina, preparando minestroni, ragù, dolci per i ragazzi tutto fatto in casa, che avrebbe giovato sicuramente anche al nostro budget.
Ecco, io a quelle parole ebbi un sussulto!
Lavorando in ospedale ed avendo poco tempo da dedicare alla preparazione dei pasti, sopratutto con due figli con una differenza di età di soli due anni, ero solita approvvigionare le mie scorte utilizzando il servizio settimanale della famosa Bo Frost, oppure passando molto spesso dal reparto surgelati del supermercato.
Penso che questo sia stato l'input che ha fatto scattare in me la voglia di provarci a farlo da sola, ovviamente gli insuccessi e le schifezze preparate, sono state molte, ma ogni volta che riuscivo ad alzare quell'asticella, la soddisfazione me la potevate leggere in viso.
Da qualche tempo, sentivo la voglia di cimentarmi nella preparazione delle orecchiette pugliesi, ma per una cosa o per l'altra ho sempre rimandato, fino a qualche giorno fa, quando mi sono armata del coltello giusto e di un po' di tempo a disposizione e mi sono messa alla prova.
Ecco, ora immaginatemi nelle vesti del compianto Gene Wilder in Frankestain Junior, quando esclama:
" Si può fareeeeeeee..."
Si, le orecchiette si possono fare tranquillamente in casa, sopratutto in questo periodo in cui le brassicaceae fanno da padrone, e al mercato è un tripudio di cime di rapa, broccoli e cavolfiori vari e abbinandoli insieme, vengono fuori dei piatti fantastici.
Basta una buona semola di grano duro, dell'acqua tiepida, un coltello a punta tonda e un po' di tempo a disposizione, tutto qui.
Vi ho aggiunto anche un mio video, dove si vedono i passaggi fondamentali da seguire per ottenere le orecchiette, spero che vi possa essere utile.
P.S= una mia carissima amica pugliese, Anna The Nice, mi ha assicurato che le orecchiette sono ottime anche servite con il ragù di carne, quindi dobbiamo provarci, non credete?
Orecchiette con le cime di rapa
Procedimento per fare le orecchiette
Sulla spianatoia mettete la semola di grano duro e formate la fontana, poi aggiungete una piccola quantità di acqua tiepida e iniziate a mescolare ruotando la mano.
Aggiungete man mano l'acqua, sempre mescolando poi iniziate ad impastare, allungando la massa e riportandola via via, verso di voi.
Vi occorreranno circa dai 10 ai 15 minuti, finché l'impasto non sarà liscio, poi avvolgetelo l in un sacchetto per alimenti e lasciatelo riposare per un tempo che va da mezz'ora ad un'ora
Prendete una porzione di pasta e fate un cordoncino del diametro di circa un mignolo, poi mettetelo di fronte a voi e iniziate a tagliarlo in tocchetti.
Prendete il coltello dalla punta tonda e trascinate il pezzetto di pasta verso di voi, appoggiatelo sulla punta del vostro pollice e rivoltate l'orecchietta.
Man mano che le preparate, appoggiatele su un vassoio coperto da un canovaccio leggermente cosparso di semola.
Se le volete consumare subito, potete procedere alla cottura, altrimenti potete essiccarle e utilizzarle al momento opportuno.
Vi aggiungo un video e spero che sia più esaustivo della mia spiegazione.
Lavate e pulite le rape, eliminando le foglie e le coste dure.
Portate ad ebollizione l'acqua salata e immergetevi le rape.
Appena riprende il bollore, buttateci anche le orecchiette.
Intanto in una padella, preparate il condimento, versando l'olio extra vergine ed aggiungendo il peperoncino e gli spicchi d'aglio schiacciati e con la loro buccia.
Appena iniziano a sfrigolare è il momento di aggiungere i filetti di acciuga; fateli sciogliere, mescolando con delicatezza con una forchetta.
In una padella, mettete il pangrattato e fatelo dorare.
Quando le orecchiette saranno cotte, scolatele e versatele nella padella, facendole insaporire.
Unite anche il pangrattato e servite in tavola
3 commenti:
Bravissima Aurelia, grazie mille, ho dell'ottima semola e tutti i giorni la guardo e le dico, cosa posso fare con te? finalmente sei arrivata con la ricetta delle orecchiette, quindi domani provo a farle, poi ti lascio un altro commento ;-)
ottime queste orecchiette...e si, approvo anche con un belragù bello denso!
Più le guardo e le riguardo, più mi sembrano perfette. Tu sai il mio amore per la pasta fresca e che come te sono una temeraria della sperimentazione dei formati. Sono riuscita anche a fare le trofie, che a mio avviso è uno dei formati più tosti. Ma per le orecchiette ho una sorta di timore reverenziale. Sarà la colpa del suocero barese, sarà che le ho viste fare delle mani agili di vispe ottantenni, insomma non ho ancora provato.
Dovrò farlo se mi dici che SI PUO FAREEEE....tra l'altro ti dico anche un segreto: mio suocero mi ha anche regalato il coltello di ferro con cui le faceva sua madre. Se non è un passaggio di testimone questo!
Sei meravigliosa!
Un abbraccio gigante.
Posta un commento
Grazie per avermi fatto visita ed aver commentato!
Ti chiedo solo una cortesia, quella di firmare il tuo commento, soprattutto se è un commento anonimo, perché altrimenti non verrà pubblicato.
Grazie per la comprensione