Presto che è tardi, presto che è tardi!!
Non so cosa mi stia succedendo, ma ultimamente arrivo sempre sul filo di lana per quanto riguarda le scadenze, sia che siano le bollette da pagare, sia per le sfide dell'Mtc.
Per le bollette non ho scuse, è che il fatto di venire depredata di centinaia e centinaia di euro che non equivalgono al vero consumo di acqua, gas e luce, mi fa alzare la pressione ed abbassare il conto in banca, mentre per la sfida la cosa è più complicata ed andrebbe analizzata meglio.
Diciamo che appena conosco il tema inizio con le elucubrazioni mentali della serie partecipo alla sfida oppure no, sarò capace di tirare fuori qualcosa di accettabile oppure ne verrà fuori una ciofeca talmente brutta da non trovare il coraggio di postarla?
Dopo aver deciso che partecipo alla sfida, anche perché si tratta principalmente di imparare cose che mai mi sarei sognata di fare e quindi il mettermi in gioco facendo alzare la mia autostima ogni volta di un gradino più su, ecco che arrivano le piccole insidie che iniziano a far slittare i tempi per la realizzazione della ricetta.
Per la sfida n°64 sulle terrine, promossa da Giuliana che aveva vinto la sfida precedente sul pollo fritto, mi sono sentita subito sopraffatta da un senso di sfangoscia ( sfavamento con angoscia) che la metà sarebbe bastato!
Ho iniziato a leggere di terrine, di gelatine e la mente è andata a quando da adolescente, aspettavo a gloria il sabato, perché i miei genitori partivano per la casa in montagna ed io rimanevo a casa con nonna Maria che a quei tempi aveva quasi 100 anni e nessun dente in bocca e la cucina a disposizione per i miei esperimenti culinari!
Avevo adocchiato su un giornaletto di cucina, una ricetta molto chic che prevedeva l'uso della gelatina e di carne e verdure, e la foto che campeggiava mi strizzava l'occhio dicendomi, preparami...preparami!
A 5 metri da casa avevo un piccolo supermercato che vendeva di tutto e secondo voi, non sono andata a fare la spesa di tutti gli ingredienti necessari per la ricetta?
Dopo aver cucinato come una dannata ed aver messo in forma sta benedetta mattonella gelatinosa, verdurosa e carnosa, ecco che arriva il momento dell'assaggio!
Si l'assaggio!! Ricordo ancora con orrore il sapore e la consistenza schifosa di quel piatto!
Ho guardato nonna e le ho detto che avrei fatto subito due uova fritte, ma lei mi ha sorriso e ricordo che mi disse:
" No, ferma...che butti!! e sono senza denti, e questa roba mi va giù anche senza masticare... la mangio io, la mangio io, non ti preoccupare"
Capirete quindi che con ricordi simili, la scelta se partecipare alla sfida sia stata alquanto sofferta, ma dopo aver deciso che nella mia terrina non ci sarebbe stata traccia di gelatina, dopo aver setacciato Amazon alla ricerca di una terrina economica, della serie tanto la preparo una volta e ciao, dopo essermi studiata il post di Giuliana sulle terrine , dopo aver capito che se ne possono realizzare tantissime con varie combinazioni di ingredienti, dopo aver ricevuto la mia terrina da Amazon, dopo aver guardato in freezer che carne avessi, mi sono messa all'opera e il risultato è stato questo qua.
Terrina d'anatra alle nocciole e albicocche secche
Per la terrina
Tagliate la carne a cubetti e mettetela dentro ad una ciotola, bagnate con il marsala e aggiungete le erbe e i grani di pepe. Coprite e mettete in frigo a marinare per 24 ore.
Mettete le fette di pane a bagno nella panna.
Affettate gli scalogni e fateli dorare a fuoco basso insieme al burro.
Fate sgocciolare la carne dalla marinata ( non gettate la marinata), eliminate i grani di pepe e le erbe aromatiche e tritatela nel tritacarne con la trafila a grana media insieme agli scalogni.
Strizzate il pane ed unitelo alla carne.
Aggiungete l'uovo, un pizzico di noce moscata grattugiata, il sale il pepe e la marinata che avete tenuto da parte. Mescolate molto bene con le mani finché non otterrete un impasto perfettamente amalgamato.
Ammorbidite le albicocche nel rum, sgocciolatele e tagliatele a cubetti non troppo piccoli.
Tostate le nocciole in una padella.
Imburrate l'interno della terrina e foderatela con le fette di pancetta, accavallandole leggermente l'una sull'altra.
Versate circa un quarto di composto di carne e livellatelo bene, poi coprite la superficie di albicocche e nocciole.
Continuate a fare gli strati alternandoli alla frutta secca e terminate con il composto di carne.
Premete bene il composto con le mani per far si che non si formino sacche d'aria.
Ricoprite la superficie della terrina con le fette di rigatino e mettete qualche rametto di timo.
Chiudete la terrina con il suo coperchio e cuocete a bagnomaria nel forno già caldo, a 180° per circa 1h15 oppure finché la temperatura al cuore non raggiungerà i 78°-80°.
Una volta cotta estraetela dal forno e facendo molta attenzione versate nel lavello il liquido che si sarà formato durante la cottura.
Se avete acquistato una terrina con il pressino, non dovete far altro che mettere un altro peso su di esso ( vanno bene sacchetti di farina o di zucchero, oppure una pentola piena d'acqua) e lasciarla raffreddare a temperatura ambiente, ricordandovi di eliminare il liquido che si formerà di volta in volta.
Una volta fredda avvolgete la terrina nella pellicola e mettetela in frigo per 48 ore, prima di consumarla e lasciatela a temperatura ambiente per circa un'ora prima di consumarla.
Per il chutney alla zucca
Tagliate la zucca a cubetti e la affettate la cipolla. In una padella sciogliete il burro e rosolate la cipolla, poi unite la zucca lasciate insaporire per qualche minuto e aggiungete la curcuma.
Sfumate con l'aceto unite anche lo zucchero di canna ed aggiungete lo zenzero tagliato a bastoncini sottili e le albicocche tagliate a cubetti.
Coprite con il coperchio e cuocete per circa 15 minuti mescolando ogni tanto.
Per il pane
Sciogliete il lievito in 80 g di latte leggermente intiepidito e unite 100 g di farina. Fate una pallina e mettetela a lievitare per circa 40 minuti, dentro alla ciotola e coperta con un canovaccio, lontana da correnti d'aria.
Trascorso questo tempo riprendete l'impasto, mettetelo insieme alla farina avanzata unite il malto o il miele, il latte avanzato e il sale. Iniziate ad impastare finché l'impasto non sarà abbastanza compatto, unite le noci tritate e continuate ad impastare finché il panetto non sarà morbido e ben amalgamato.
A questo punto, mettetelo in una ciotola unta d'olio e copritelo; lasciatelo lievitare per altri 40 minuti, o finché non sarà raddoppiato.Dividete l'impasto in 3 parti, allungatele e formate una treccia a 3 capi, poi mettete il tutto, dentro ad uno stampo da plum cake,rivestito di carta forno e lasciatelo lievitare in un luogo tiepido fino al raddoppio.
Spennellate la superficie, con il tuorlo sbattuto e diluito con un goccio di latte, e cuocete nel forno caldo a 180° per 50 minuti ( controllate la cottura, il mio ha cotto in minor tempo)
Togliete il pane dallo stampo, e fatelo raffreddare sopra una gratella.
Servite la terrina accompagnandola con una insalata di stagione, il pane alle noci leggermente tostato e con il chutney tiepido.
Con questa ricetta partecipo alla sfida n° 64 dell'Mtchallenge sulle terrine
13 commenti:
Complimenti cara ! Mi sembra molto gustosa e sopratutto MORBIDA !! Le albicocche ci stanno meravigliosamente perché sono dolci ma leggermente acidule...anche il termometro per la carne mi manca 😊
Se fai la brava, ti regalo un bel termometro per la carne :)Si Marina, in effetti è venuta molto bene e anche il contrasto dei sapori, ci è piaciuto molto.
Non è di quelle bellezze che campeggiano in gara, ne ho visto di meravigliose, però se anche ha un basso profilo è il sapore che conta :)
un abbraccio
Wow l'abbinamento carne e albicocche mi piace molto, e poi la nota croccante delle nocciole, rendono il tutto completo. Complimenti
Ciao Erica
un classico questa tua terrina d'anatra e nocciole! Complimenti!
Ma che bellezza! All'aspetto è perfetta, alta, uniforme, golosa!!!! Bravissima Aurelia non sbagli un colpo!
La sfangoscia giuro che la faccio mia! :-D E' un neologismo meraviglioso ahahah!!
La tua terrina mi piace molto, accompagnamenti compresi, perché ci sono ingredienti che amo e che mi sembra si sposino alla perfezione. Peccato che l'anatra non si trovi quasi mai, io la mangerei spesso. E sono certa che tua nonna sarebbe fiera di questa "compensazione" verso quella famigerata terrina!
Un abbraccio!
Giuliana, gia non ero convinta del risultato che avrei avuto, quindi sono andata sul sicuro e sul classico :)
Grazie per il tuo commento
Ma grazie Cecilia 😘
Vedi che c'è sempre da imparare? Ahahah
Grazie mille Alice
Grazie per la ricetta, assolutamente da provare! :)
http://blog.giallozafferano.it/dolcisalatidielisabetta/
http://ilblogdielisabettas.blogspot.it
http://elisabettasantoro.altervista.org/
Prego :)
questa era la tua sfida, aurelia, perche' qui entra in ballo la nostra generazione, quella che partiva con un corredo base che oggi non esiste piu' e che lo acquisiva sul campo, facendo da "boccia" alle nonne... non so quanto basilico ho pulito, quanto prezzemolo ho tritato, quanti fagioli ho sgranato, prima di poter accedere ai piani alti del rigare gli gnocchi o tagliare i ravioli, per dire. Adesso e' tutto diverso, si parte subito dal piano nobile e noi stiamo qui ad osservare, con i nostri ragu che sobbollono, i nostri taglieri con la conchetta, da tanto ci abbiamo tagliato ingredienti (e dita, pure ;) pero' poi, quando saltano fuori queste preparazioni, giochiamo in casa. E vengono fuori terrine come questa tua, morbide, sugose, cotte a puntino- e che dicono mangiami dallo schermo. Mannaggia a te, che abiti lontana...:)
Van Pelt mi sento molto vintage se mi dici cosi. Ricordo che quando avevo il permesso di cucinare, facevo dei troiai che la metá bastava, ma tutti mangiavano contenti. Chissà se mi vedessero oggi, cosa direbbero... Oh abito lontana! Sei te che sei andata a vivere nel lato B di Pasquale ehhhh... Ahahah
Grazie per essere passata...mi mancavi :)
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