lunedì 10 settembre 2018

Cevapcici, ajvar, somun e dieci anni di Profumi in Cucina



Era un lunedì anche 10 anni fa, quando presi la decisione di aprire la prima pagina di questo blog, sicura che non mi avrebbe letto nessuno e che sarei rimasta per sempre dispersa nell'etere, ed invece...

Da quel giorno è stato un crescendo di piccole e grandi soddisfazioni, di amicizie nate nella rete per poi diventare in tutto e per tutto reali, di ricette condivise, di studi, di corsi, di ricerca, di collaborazioni, di ricette pubblicate su riviste e libri di cucina, di apparizioni in televisione, di impegno giorno dopo giorno non dando mai nulla per scontato, perché senza impegno e senza passione non si arriva da nessuna parte e questo è palese se si scorre il blog dalla prima pagina fino ad oggi.
Ho visto crescere i follower giorno dopo giorno, post dopo post. Per alcuni possono essere numeri da poco  ma sono tutti numeri veri, cosa che di questi tempi non è affatto scontata visto che la moda del momento è quella di  comprarli centinaia alla volta per farsi grandi quando le agenzie ci contattano per eventuali collaborazioni. Io non li compro un tanto al kilo come la carne dal macellaio, non mi interessano i numeri, preferisco essere credibile e onesta verso gli altri, ma sopratutto onesta verso me stessa.
Quest'anno ho postato pochissimo, un po' per la dieta che seguo, ma sopratutto spesso mi sono domandata chi me lo facesse fare di impegnarmi così tanto, quando poi ci sono food blogger  che pur postando ricette discutibili e senza senso  o addirittura palesemente errate, hanno migliaia di follower che ogni volta li osannano come se avessero appena  postato la ricetta del secolo; poi però ci ho ripensato, perché le scintille  verso la cucina ed il cibo non si sono  mai spente, come non si sono  mai spente la mia curiosità e la voglia di  imparare cose nuove e finché questi "ingredienti speciali" non verranno  a mancare nella mia dispensa, penso che continuerò a scrivere le pagine di questo diario che condivido con voi.

Grazie quindi a tutti voi, per condividere con me, questa grande passione che si chiama "Cucina"


La ricetta di oggi ci porta in Croazia,  paese in cui amo trascorrere le mie vacanze, con il suo mare limpido, la sua costa così varia, i suoi paesi che sembrano piccole bomboniere ma soprattutto per la sua cucina.
Impossibile non mangiare bene in Croazia, la cucina spazia dalla carne al pesce a piatti a base di tartufo e se per caso vi trovaste davati a qualche panetteria, dovete assolutamente provare il loro burek, un piatto originario della Turchia ma che si è diffuso in tutti i Balcani; si tratta di un involucro di pasta sottile e croccante, ripieno di formaggio, di carne, oppure di spinaci, e credo proprio che la prossima ricetta croata che proverò a replicare, riguarderà proprio questa preparazione.

Oggi invece vi propongo i cevapcici, una preparazione di carne macinata e speziata sempre presente nelle grigliate miste, accompagnati con l'immancabile salsa ajvar, una salsa preparata con peperoni e melanzane perfetta per fare da contorno ai piatti di carne alla brace.

Le ricette che vi propongo, sia dei cevapcici che la salsa ajvar, provengono dal blog di Lasagnapazza, una cara amica che ho avuto la fortuna di incontrare e incrociare in questi dieci anni di blog, e che abitando a Trieste e conoscendo a fondo la cucina dei balcani, mi è stata d'aiuto nel ritrovare i sapori croati una volta tornata a casa.
Vi assicuro che sono gli stessi che ho assaggiato poche settimane fa a Medulin.









per 4 persone

Cevapcici


  • 250 g di carne macinata di manzo
  • 250 g di carne macinata di maiale
  • 2 cucchiaini di paprika dolce
  • 1 spicchio d'aglio
  • sale pepe
  • farina qb

Salsa ajvar

  • 2 peperoni rossi dolci e carnosi
  • 1 melanzana
  • 1 peperoncino piccante
  • 1 spicchio d'aglio
  • 3 cucchiai di olio di semi di girasole
  • sale

Somun ( per 4 )

  • 400-450 g di farina 00
  • 250 ml di acqua tiepida
  • 3 g di lievito di birra disidratato o 15 g di lievito di birra fresco
  • mezzo cucchiaio di zucchero
  • 1 cucchiaino di sale
  • 50 ml di olio extravergine






Iniziamo con i somun
In una ciotola sciogliete lo zucchero nell'acqua tiepida e  aggiungete il lievito di birra fresco, mescolate e lasciate riposare per circa 10 minuti.
Se usate quello disidratato lo unirete direttamente alla farina, omettendo questo passaggio.

Unite un po' di farina all'acqua e mescolate leggermente, poi aggiungete la metà dell'olio di nuovo la farina ed il sale. Mescolate sulla spianatoia, ricordandovi che l'impasto deve rimanere molto morbido.
Formate una palla e lasciatela lievitare coprendo la ciotola con della pellicola.
Una volta lievitato, dividete l'impasto in 4 e formate delle palline.
Infarinate la leccarda del forno e adagiatevi sopra le palline di pasta.
Coprite e lasciate che l'impasto torni di nuovo soffice, poi con le dita infarinate schiacciate l'impasto partendo dal centro e andando verso l'esterno, formando delle schiacciatine tonde.
Coprite nuovamente e aspettate che l'impasto sia  morbido e che abbia  iniziato a sollevarsi.
Spolverate di farina e infornate nel forno caldo alla massima temperatura che può raggiungere; il mio forno  può raggiungere i 280°, se il vostro non raggiunge temperature così elevate prolungate la cottura di qualche minuto.
Mettete la placca nella parte più bassa del forno e dopo circa 10-15 minuti trasferitela nella guida  centrale.  Aspettate finché il pane non sarà  dorato, poi sfornatelo e copritelo con un asciughino.
Una volta intiepidito, pulitelo dalla farina in eccesso e lasciatelo raffreddare completamente.


Per la salsa ajvar

Lavate la melanzana e i peperoni e metteteli sulla placca del forno. Infornateli nel forno già caldo a 200° e lasciateli cuocere finché non saranno abbrustoliti. Mettete i peperoni in un sacchetto di plastica e lasciateli intiepidire. Svuotate la melanzana  spellate i peperoni e  tritate il tutto  a coltello, poi metteteli dentro ad una pentola con un filo d'olio, lo spicchio d'aglio tritato finemente, il peperoncino se lo usate e un pizzico di sale, e lasciate cuocere per circa 2 ore a fuoco basso. Mescolate spesso e attenzione a non farlo attaccare al fondo della pentola. Trascorso il tempo indicato la salsa sarà cremosa ed asciutta.



E ora i cevapcici
Tritate l'aglio molto finemente e aggiungetelo alla carne macinata, insieme alla paprika il sale ed il pepe. Mescolate bene con le mani e poi formate delle polpettine lunghe e spesse come un vostro dito. Passatele nella farina  adagiatele in un piatto e fatele riposare in frigo per circa un'ora.
Cuocetele sulla griglia o sulla piastra e servitele con la salsa ajvar, anelli di cipolla e i somum

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