Credo ancora al colpo di fulmine, all'amore a prima vista, nonostatnte abbia raggiunto la maturità da molto tempo!
Non sto parlando del classico innamoramento verso un bell'uomo, per quello ho già dato 37 anni fa quando ho visto per la prima volta quello che a distanza di anni sarebbe diventato il mio compagno di vita, ma parlo del colpo di fulmine verso una ricetta, mentre stai sfogliando una rivista e leggendo solo gli ingredienti, riesci a percepirne il sapore e decidi immediatamente che devi provarla!
Tutto questo è accaduto la settimana scorsa e dal leggere, sognare e cucinare queste Pappardelle con funghi pioppini e coda in umido è trascorso davvero pochissimo tempo, sarà che amo la coda di vitello, che ogni genere di funghi e che so che la cottura lenta regala alla carne quella morbidezza e quel sapore che difficilmente si raggiunge con altri tipi di cottura, e vi confesso che questa ricetta ha suscitato in tutti i componenti della famiglia un moto di commozione che non vedevo da tanto tempo!
La coda come saprete fa parte del quinto quarto, quella categoria di tagli di carne di cui fanno parte fegato, cervello, milza, lingua, polmone, cuore, trippa, rognoni, mammella, muso e testicoli, e che fino a qualche anno fa erano snobbati o relegati ad un uso in cucina prettamente casalingo o da osteria, ma fortunatamente nell'ultimo periodo sono stati rivalutati e promossi anche nelle cucine dei grandi chef.
E' un taglio di carne che non manca mai quando preparo il brodo di carne, ma con questa ricetta la coda di vitello mi ha letteralmente conquistata!
Pappardelle ricce con funghi pioppini e coda in umido
Tagliate la coda a pezzi e mettetela in un tegame con 2 cucchiai di olio extravergine e fatela rosolare da tutte le parti. Salatela e pepatela. Una volta dorata toglietela e mettetela da parte; nel fondo di cottura aggiungete un cucchiaio di olio extravergine e il trito delle verdure, salate leggermente e fate appassire per circa 10-15 minuti a fuoco basso.
Riunite la coda, lasciatela riprendere un po' di calore e poi sfumate con il vino bianco. Fate evaporare la parte alcolica, poi bagnate con il brodo caldo in cui avrete sciolto il concentrato di pomodoro.
Mescolate bene, abbassate il fuoco e coprite con il coperchio.
Lasciate cuocere lentamente per 3 ore circa o finché la carne non la sentirete estremamente morbida e cedevole.
Aggiungete brodo o acqua, sempre caldi, nel caso vedete che il sugo si riduce troppo.
Intanto preparate i funghi. Pulite e sbollentateli per 3 minuti in acqua leggermente salata, poi scolateli e rosolateli per circa 10 minuti in una padella con un cucchiaio d'olio extravergine e qualche fettina di aglio.
Staccate la carne dall'osso e sfilacciatela aiutandovi con una forchetta. Unitela di nuovo al sugo e aggiungete anche i funghi.
Cuocete le pappardelle ricce per 5 o 6 minuti, poi scolatele e saltatele nel sugo in cui avrete aggiunto un po' di acqua di cottura della pasta.
Mescolate e servitele cosparse con un po' di prezzemolo fresco.