Quando arriva il periodo delle castagne e vedo le prime sui banchi del supermercato con accanto il sacchetto della farina e l'immancabile padella di ferro bucata, mi viene sempre da sorridere e scuotere la testa, perché so quanto tempo ci vuole per fare la farina di castagne e capisco bene che quella che è in vendita è la farina dell'anno passato, quindi già vecchia e non profumata come potrebbe essere quella fresca.
Ci vogliono trenta giorni per seccare le castagne con un fuoco costante sotto che le disidrata, poi vanno separate dalla buccia e dalla pellicina che le ricopre e portate al mulino con la macina in pietra, che le trasforma in quella polvere impalpabile e profumata che tutti conosciamo.
Vi sconsiglio quindi di farvi prendere dal facile entusiasmo e vi consiglio caldamente di attendere almeno un mese per fare il vostro acquisto, anche perché come le castagne che costano un rene anche la farina ha un costo molto elevato e rischiereste di buttare via i vostri soldi in un prodotto non proprio al top.
Mi mamma era una di quelle donne di una volta, che se non acquistava almeno 10 kg di farina di castagne non era contenta ( io ne compro al massimo 1 kg e mi sembra già tanto, per dire...) e per mantenerla al meglio, la metteva in piccoli sacchetti da freezer e la congelava; vi è mai capitato di mangiare necci con la ricotta il 15 Agosto, mentre tutto il resto d'Italia si sta gustando una banalissima fetta di anguria? Ecco, per me era la prassi, e forse è anche per quello che ne acquisto così poca, preferisco comprarla e terminarla nel più breve tempo possibile, limitandomi all'utilizzo nel periodo della sua stagionalità.
Ancora non ho trovato la farina fresca del 2018, ma intanto vi posto questo castagnaccio che avevo preparato lo scorso anno e attendeva paziente in archivio; una ricetta semplice che però nella sua semplicità, non transige su due regole basiche e rigide. Per fare il castagnaccio non si utilizza né lo zucchero, né il latte, la dolcezza viene regalata dalla farina di castagne già dolce di suo e dall'uvetta sultanina, e per renderlo morbido basta dosare giustamente la semplice acqua del rubinetto.
Facile no?
Se avete voglia di sperimentare altre ricette con la farina di castagne, potreste provare queste: gli Gnocchi di farina di castagne con ragù di coniglio oppure i Necci di farina di castagne
Oppure se volete provare a cimentarvi con delle ricette che prevedono l'utilizzo del frutto fresco, perché non provate la Zuppa di zucca patate e castagne oppure il Risotto alle castagne?
Ci vogliono trenta giorni per seccare le castagne con un fuoco costante sotto che le disidrata, poi vanno separate dalla buccia e dalla pellicina che le ricopre e portate al mulino con la macina in pietra, che le trasforma in quella polvere impalpabile e profumata che tutti conosciamo.
Vi sconsiglio quindi di farvi prendere dal facile entusiasmo e vi consiglio caldamente di attendere almeno un mese per fare il vostro acquisto, anche perché come le castagne che costano un rene anche la farina ha un costo molto elevato e rischiereste di buttare via i vostri soldi in un prodotto non proprio al top.
Mi mamma era una di quelle donne di una volta, che se non acquistava almeno 10 kg di farina di castagne non era contenta ( io ne compro al massimo 1 kg e mi sembra già tanto, per dire...) e per mantenerla al meglio, la metteva in piccoli sacchetti da freezer e la congelava; vi è mai capitato di mangiare necci con la ricotta il 15 Agosto, mentre tutto il resto d'Italia si sta gustando una banalissima fetta di anguria? Ecco, per me era la prassi, e forse è anche per quello che ne acquisto così poca, preferisco comprarla e terminarla nel più breve tempo possibile, limitandomi all'utilizzo nel periodo della sua stagionalità.
Ancora non ho trovato la farina fresca del 2018, ma intanto vi posto questo castagnaccio che avevo preparato lo scorso anno e attendeva paziente in archivio; una ricetta semplice che però nella sua semplicità, non transige su due regole basiche e rigide. Per fare il castagnaccio non si utilizza né lo zucchero, né il latte, la dolcezza viene regalata dalla farina di castagne già dolce di suo e dall'uvetta sultanina, e per renderlo morbido basta dosare giustamente la semplice acqua del rubinetto.
Facile no?
Se avete voglia di sperimentare altre ricette con la farina di castagne, potreste provare queste: gli Gnocchi di farina di castagne con ragù di coniglio oppure i Necci di farina di castagne
Oppure se volete provare a cimentarvi con delle ricette che prevedono l'utilizzo del frutto fresco, perché non provate la Zuppa di zucca patate e castagne oppure il Risotto alle castagne?
Castagnaccio
Mettete l'uvetta dentro ad una ciotola e copritela con dell'acqua tiepida. Fatela idratare per circa 10-15 minuti o finché non sarà morbida, poi sgocciolatela, strizzatela e mettetela da una parte, in attesa di essere usata.
Setacciate la farina di castagne versandola dentro ad una ciotola capiente. Diluite la farina con dell'acqua fresca girando con una frusta fino ad ottenere una pastella liscia e senza grumi.
Versate al suo interno una parte di pinoli e una parte di uvetta, insieme ai cucchiai d'olio; girate e lasciate riposare per una decina di minuti.
Oleate la teglia e versatevi l'impasto.
Cospargete la superficie con i pinoli e l'uvetta avanzata, qualche foglia di rosmarino e un filo d'olio extravergine.
Infornate nel forno caldo a 180° e cuocete per circa 40-45 minuti.
Vi accorgerete che il castagnaccio è pronto, quando la sua superficie apparirà leggermente screpolata.
Sfornate e lasciate raffreddare.
Potete servire il castagnaccio così com'è oppure accompagnandolo con dell'ottima ricotta di pecora o vaccina, spolverizzata di cacao.
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